«Io ho alzato il velo sui rifiuti Ora torno a fare il piantone»
29 maggio 2008 - Titti Beneduce
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
È tornato a fare il piantone e lo fa con lo stesso impegno di quando, macchina fotografica in mano, se ne andava in giro a documentare i pericoli e le illegalità delle discariche. Giovanni Ladonea Parascandola, l'appuntato che con le sue relazioni di servizio metteva i bastoni tra le ruote a quelli del commissariato per i rifiuti, da quando Bertolaso ha sciolto il drappello di carabinieri attivo nella struttura è tornato al posto che occupava prima: reparto comando della Regione carabinieri Campania, squadra servizi. In pratica, da 007 impegnato nella lotta a chi devasta l'ambiente, è tornato a fare i turni nel corpo di guardia della caserma «Salvo d'Acquisto », in via Salvatore Tommasi, a San Potito.
Fino a ieri pomeriggio, Giovanni Ladonea Parascandola dell'inchiesta sui rifiuti, dei 25 arresti tra cui quello del maresciallo che voleva punirlo e delle polemiche che ne sono seguite non sapeva nulla. Gliel'hanno detto alcuni colleghi, che avevano letto la vicenda sul Corriere del Mezzogiorno.
Lui ha reagito da carabiniere modello: «Ho fatto solo il mio dovere. Quando comincio una cosa la porto a termine e così ho fatto con la storia dei rifiuti». Con i colleghi che si complimentavano per il suo coraggio (l'appuntato ostacolava interessi forti), Giovanni Ladonea Parascandola si è schermito: «Noi carabinieri abbiamo un solo credo, la legalità ». E quando loro gli hanno obiettato che, a dire il vero, il maresciallo Rocco De Frenza, arrestato martedì, da questo credo si discostava con disinvoltura, ha replicato: «Non siamo tutti uguali, per fortuna. Quelli come lui sono un'esigua minoranza». L'appuntato aveva avuto il sospetto che qualcuno, al commissariato per i rifiuti, stesse per finire nei guai: le sue relazioni di servizio, infatti, erano state acquisite (dopo varie insistenze) dai suoi colleghi del Noe, il Nucleo operativo ecologico, che ne erano venuti a conoscenza attraverso le intercettazioni telefoniche. «Ma non immaginavo che ci sarebbero stati degli arresti», ha confidato ai colleghi di lavoro. Nessun particolare zelo ambientalista animava l'appuntato che segnalava l'imminente tracimazione del percolato nella discarica di Villaricca: semplicemente, in passato aveva fatto servizio al Noe. Una volta distaccato al nucleo carabinieri presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento della protezione civile, il militare si era rimboccato le maniche. Questo non faceva piacere, come si evince dalle intercettazioni, nè al subcommissario Marta Di Gennaro nè al maresciallo De Frenza, factotum della dottoressa. Il quale parla di Parascandola in un'intercettazione con Michele Greco che è una perla di delicatezza: «Mo lo devo sconocchiare un'altra volta, perché questo qua va rompendo i c... in giro e siccome va sparando le str... a Pinotti (il generale Umberto Pinotti, rigoroso comandante del Noe, ndr) e Pinotti è nemico nostro, automaticamente ci troviamo nella m... Allora se i capi prendono una c... di decisione di m... di mandare via questa gente per farci lavorare in grazia di Dio, come abbiamo lavorato fino a mo con il gruppo mio, automaticamente si riesce a risolvere qualche cosa». Il riferimento è alla decisione di Guido Bertolaso di smantellare il nucleo di carabinieri attivo presso il commissariato straordinario sui rifiuti. Nella stessa telefonata, Greco si lamenta di una relazione di servizio dell'appuntato: «Poi dice: in data odierna alle ore 16 si è riunita la commissione di collaudo dei lavori in corso d'opera ed attesta la non ottemperanza ad alcune richieste... Cioè, ma chi c... è? Chi l'autorizza ad essere presente a queste attività, chi l'autorizza?». Replica De Frenza: «No, devono andare via, te l'ho detto, devono andare via e adesso chiamo il tenente e gli faccio presente questa cosa. Ti faccio sapere immediatamente; comunque è una questione che devo risolvere. Ho spinto oltremodo per risolvere questa questione qua».
Lui ha reagito da carabiniere modello: «Ho fatto solo il mio dovere. Quando comincio una cosa la porto a termine e così ho fatto con la storia dei rifiuti». Con i colleghi che si complimentavano per il suo coraggio (l'appuntato ostacolava interessi forti), Giovanni Ladonea Parascandola si è schermito: «Noi carabinieri abbiamo un solo credo, la legalità ». E quando loro gli hanno obiettato che, a dire il vero, il maresciallo Rocco De Frenza, arrestato martedì, da questo credo si discostava con disinvoltura, ha replicato: «Non siamo tutti uguali, per fortuna. Quelli come lui sono un'esigua minoranza». L'appuntato aveva avuto il sospetto che qualcuno, al commissariato per i rifiuti, stesse per finire nei guai: le sue relazioni di servizio, infatti, erano state acquisite (dopo varie insistenze) dai suoi colleghi del Noe, il Nucleo operativo ecologico, che ne erano venuti a conoscenza attraverso le intercettazioni telefoniche. «Ma non immaginavo che ci sarebbero stati degli arresti», ha confidato ai colleghi di lavoro. Nessun particolare zelo ambientalista animava l'appuntato che segnalava l'imminente tracimazione del percolato nella discarica di Villaricca: semplicemente, in passato aveva fatto servizio al Noe. Una volta distaccato al nucleo carabinieri presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento della protezione civile, il militare si era rimboccato le maniche. Questo non faceva piacere, come si evince dalle intercettazioni, nè al subcommissario Marta Di Gennaro nè al maresciallo De Frenza, factotum della dottoressa. Il quale parla di Parascandola in un'intercettazione con Michele Greco che è una perla di delicatezza: «Mo lo devo sconocchiare un'altra volta, perché questo qua va rompendo i c... in giro e siccome va sparando le str... a Pinotti (il generale Umberto Pinotti, rigoroso comandante del Noe, ndr) e Pinotti è nemico nostro, automaticamente ci troviamo nella m... Allora se i capi prendono una c... di decisione di m... di mandare via questa gente per farci lavorare in grazia di Dio, come abbiamo lavorato fino a mo con il gruppo mio, automaticamente si riesce a risolvere qualche cosa». Il riferimento è alla decisione di Guido Bertolaso di smantellare il nucleo di carabinieri attivo presso il commissariato straordinario sui rifiuti. Nella stessa telefonata, Greco si lamenta di una relazione di servizio dell'appuntato: «Poi dice: in data odierna alle ore 16 si è riunita la commissione di collaudo dei lavori in corso d'opera ed attesta la non ottemperanza ad alcune richieste... Cioè, ma chi c... è? Chi l'autorizza ad essere presente a queste attività, chi l'autorizza?». Replica De Frenza: «No, devono andare via, te l'ho detto, devono andare via e adesso chiamo il tenente e gli faccio presente questa cosa. Ti faccio sapere immediatamente; comunque è una questione che devo risolvere. Ho spinto oltremodo per risolvere questa questione qua».