Rifiuti, scontro sul decreto In rivolta 72 pm e l'ufficio gip

La nuova Superprocura e il tribunale collegiale al centro della polemica Raffica di ricorsi in vista
29 maggio 2008 - Leandro del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Dieci organi collegiali formati da magistrati della sezione gip. Eccolo il tribunale regionale dell’ambiente, secondo quanto stabilito dal presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi, sulla scorta del decreto governativo annunciato a Napoli dal premier Silvio Berlusconi. Una riorganizzazione, quella del presidente Alemi, che non piace ai gip napoletani, da tempo in attesa di nuovi innesti, specie sul fronte del personale amministrativo. La rivolta dei gip è solo all’inizio e si registra nelle stesse ore in cui 72 dei 110 pm napoletani, più tre aggiunti, indirizzano un durissimo documento al Csm: il decreto sui rifiuti che istituisce una superprura è incostituzionale, è in sintesi il ragionamento dei pm, al termine di un confronto chiesto dal sostituto Giuseppe Narducci. A chiedere l’intervento del Csm, anche tre procuratori aggiunti: il capo del pool Ecologia Aldo De Chiara, che ha firmato l’inchiesta terremoto sullo staff dell’ex commissario Guido Bertolaso; il capo della Dda Franco Roberti; il coordinatore del pool criminalità predatoria Sandro Pennasilico. Ieri, dunque, una lunga riunione al sedicesimo piano della Torre B, alla quale ha partecipato anche il presidente dei gip Renato Vuosi. Dissenso incondizionato da parte dei giudici. La scelta di Alemi di formare tribunali collegiali usando gip (giudici che lavorano istituzionalmente in veste monocratica) non piace ai diretti interessati. Che annunciano valanghe di ricorsi in consiglio giudiziario (una sorta di parlamentino del distretto) e dinanzi al Csm. Un argomento in particolare: «Il decreto non parla di gip, ma di giudici del Tribunale. Temiamo che i nostri provvedimenti possano essere poi annullati dalla Cassazione, ci troveremmo così a fare un lavoro inutile». Ma in cosa consiste la riorganizzazione di Alemi? Dal prossimo trenta maggio, ci saranno dieci collegi formati da tre gip. A rotazione, tutti i giudici, almeno una volta alla settimana, avranno funzione collegiale, compreso il presidente Vuosi e il suo vicario. Il più anziano assumerà il ruolo di presidente. Alemi spiega al «Mattino»: «È una legge di Stato e l’ho messa in pratica, anche se ho serie perplessità sulla legittimità della norma». Già, ma perché attingere alla sezione gip? «Il giudice per le indagini preliminari è per natura monocratico, ma per preparazione, attitudine, cultura e formazione professionale è abituato a confrontarsi con le richieste della Procura. I giudici del dibattimento hanno invece altre specificità e professionalità». Torniamo alla protesta dei pm: «C’è una deroga a principi generali in materia di gestione dei rifiuti informati su parametri comunitari. In altri termini, solo in Campania sarà possibile smaltire in discarica un rifiuto normativamente considerato pericoloso in qualunque paese europeo. Siamo assolutamente consapevoli delle responsabilità istituzionali e dei gravosi compiti che incombono sui magistrati della Procura di Napoli - affermano infine i pm -, chiamati ad assolvere, sulla base della nuova legge, compiti nuovi e difficili. Prospettiamo al Csm che il decreto legge modifica radicalmente, per il territorio della regione Campania, l’assetto del procedimento e del processo penale in tema di reati ambientali nonché, almeno in parte, anche le norme dell’ordinamento giudiziario in tema di poteri del dirigente dell’ufficio di Procura».

 

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