«Che follia, i veleni finirebbero nelle acque»

Il geologo Franco Ortolani, nel comitato dei tecnici che dovrà monitorare il sito scelto dal governo
Secondo l'esperto nel napoletano è impossibile costruire discariche. «Bisogna guardare al resto della Campania»
27 maggio 2008 - Ilaria Urbani
Fonte: Il Manifesto

Il professore Franco Ortolani è uno scienziato dell'ambiente, non improvvisa di certo e ad ogni inesattezza risponde con dati alla mano. Lo studioso che dirige il dipartimento di pianificazione e scienza del territorio all'università Federico II di Napoli è convinto che la discarica a Chiaiano non si può fare. Il suo non è certo un capriccio, così come non lo è per il resto dei componenti del tavolo tecnico scelto dai residenti della zona collinare della città e composto da Giovanni De' Medici, Aldo Loris Rossi, Cosimo Barbato e Angelo Spizzuoco.
Professore, ci risiamo. Così come a Pianura e Serre, secondo voi, la scelta del governo è ancora una volta sbagliata...
Ci tengo a precisare che il nostro non è un tavolo di parte, noi redigeremo una relazione istituzionale insieme ai tecnici dell'Arpac, della Seconda Università e ai tecnici del commissariato per l'emergenza.
E qual è la vostra posizione?
Prima di scegliere un sito si deve fare un'istruttoria tecnica, cosa che non è stata fatta. Ora si deve procedere subito alle rilevazioni, in ogni caso io ho provveduto già a documentare con un reportage fotografico che le fratture all'interno della cava di tufo sono tali da mettere in pericolo la falda acquifera.
Vuole dire che le foto riescono a mostrare che la cava di tufo non è integra?
Certo, sono lesioni macroscopiche. Si tratta di blocchi instabili. Ho già scritto tutto nell'indagine che ho presentato al sindaco di Napoli un mesetto fa.
Il decreto del governo dice che la discarica verrebbe messa in sicurezza.
Due teli e uno strato di argilla assicurano forse per una decina d'anni o forse anche meno. E comunque l'intera falda verrebbe messa in pericolo. Il sottosuolo si ricarica in corrispondenza della collina dei Camaldoli che fa defluire l'acqua in tutte le direzione. L'acqua piovana che si infiltra arriva nelle acque utilizzate per le irrigazioni. Il fondo di questa cave non si riempie mai, sono dotate di notevole permeabilità. Quindi l'acqua scorre velocemente. La falda si trova a 150 metri di profondità, ma la frattura permette una facile trasferibilità. Riempire questo fossato di sessanta, settanta metri di rifiuti, tra cui anche rifiuti pericolosi e non differenziati come avverrebbe a Chiaiano, avvolti da un pacchetto molto fragile, fa sì che il percolato aggressivo vada molto giù in profondità. E' ingovernabile ciò che a accade a tanti metri di profondità.
Oltre ai miasmi che si espanderebbero tra le abitazioni, in un'area che conta quattro ospedali, quali sarebbero i danni per il sottosuolo?
I cattivi odori per oltre 120 mila famiglie sono poco in confronto agli inquinamenti dei terreni. Ma questa non è una novità, anche se ci sono studi che dimostrano come i venti spirano proprio in questa zona collinare. Mentre al Nord si istituisce un commissariato per l'emergenza siccità sul Po, qui andiamo a contaminare acque pulite e zone con produzioni agricole pregiate. Nella zona tra Chiaiano e Marano si produce la ciliegia della Recca. I biogas che produrrebbe una discarica di questo tipo andrebbero oltre i 15 anni come si dice. Basta vedere a Contrada Pisani dove da quando è stato chiuso l'invaso nel '95 continuano ad esalare gas come prima.
C'è uno spazio a Napoli e dintorni dove è possibile costruire una discarica da proporre come alternativa a quella di Chiaiano?
Direi sicuramente di no. Studio il territorio napoletano da decenni, qui non ci sono le caratteristiche. Si possono fare aree di stoccaggio provvisorio, di compostaggio e di riciclo, ma non invasi per il talquale. Nel resto della Campania invece si possono trovare altre centinaia di aree più sicure e integre, basterebbe fare un'analisi a tappeto della regione per rendersene conto. Siamo all'abc di quello che significa governare.
Qual è stato l'atteggiamento del commissariato quando avete avanzato le vostre perplessità su Chiaiano?
Durante la riunione in Prefettura ieri i rapporti sono stati cordiali. Di solito invece non esistiamo. Vedremo...

 

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