L’autista dell’ambulanza «Scene così solo al cinema»

25 maggio 2008 - Maria Pirro
Fonte: Il Mattino

È un ragazzo di ventisei anni, testimone della guerriglia anti-discarica. Quartiere di Chiaiano, rotonda Titanic. Giovanni Russo da venerdì sera è in prima linea nei soccorsi dei feriti. Poliziotti e carabinieri, da una parte. Manifestanti, dall'altra. Da cinque anni Giovanni guida un'ambulanza del 118. «Ne ho visto di scene raccapriccianti», esordisce con questa frase. Ma d'improvviso la voce del giovane ha un sussulto. Giovanni ripensa alla rivolta di Chiaiano, la vede scorrere ancora davanti ai suoi occhi. Li chiude, mormora: «La strada. La strada tremava. Alle cariche delle forze dell'ordine la gente scappava in massa, e la strada, l'asfalto tremava sotto i nostri piedi». Racconta Giovanni: «L'infermiera che era con me è stata travolta dalla folla che fuggiva all'avanzare della polizia, l'ho aiutata a rialzarsi e ci siamo spostati». Ore 20 di venerdì, rotonda Titanic. «Eravamo stati allertati per medicare una donna. Arrivati sul posto, però, non siamo riusciti a trovare la signora e i residenti ci hanno suggerito di andarcene, per evitare che l'ambulanza venisse incendiata o danneggiata. Infatti ci siamo spostati. Ma poi, ci sono state due cariche, poco dopo le otto di sera. E siamo ritrovati l'ambulanza piena di gente». I feriti? Tanti, molti di più di quelli registrati dal 118 e trasferiti in ospedale. «Abbiamo medicato una quindicina di poliziotti, la maggior parte avevano escoriazioni alle mani e alle braccia». E poi, i manifestanti: «Anche bambini, donne incinte e anziani che scappavano non appena li avevamo curati. Non siamo riusciti a identificarne nessuno». Anche lui è sotto choc. «C'erano bambini di dieci anni in piazza e anziani di ottanta. Le urla, i rumori. E il viso di una ragazzina di 14 anni, accompagnata dalla mamma. Era ferita alla spalla, ci ha riferito di essere stata colpita da una manganellata, però ha rifiutato il ricovero». Le donne incinte. «Una doveva essere al sesto mese di gravidanza. In seguito a una caduta, aveva avuto un malore. Il battito cardiaco era accelerato, ma la signora è sparita via subito, per cercare un'altra figlia, rimasta nella bolgia». L'ambulanza guidata da Giovanni Russo è rimasta a Chiaiano per oltre due ore. «Sarà difficile dimenticare. Scene del genere le avevo viste solo nei film», dice il giovane. Dolore. Esasperazione. Rabbia. «In passato - continua Giovanni - avevo soccorso i feriti delle proteste contro l'apertura delle discariche di Giugliano, dove pure c'erano state le manifestazioni e gli scontri tra i residenti e le forze dell'ordine. Ma nulla in confronto a quanto è successo a Chiaiano. Questa è una guerra civile».

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