Andretta

«Non abbiamo paura, fermeremo le ruspe»

Prima affollata assemblea ad Andreatta. Cittadini e amministratori in coro: Formicoso non si tocca
25 maggio 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Pare di essere tornati indietro negli anni. Andretta si stava preparando alla festività della Mattinella. Invece, si ritrova a fronteggiare l'incubo discarica, a fare i conti con la «nuova» indicazione della località «Pero Spaccone». Il sindaco Tonino Caruso, per la prima assemblea, ha scelto il luogo simbolo della protesta degli anni scorsi: il centro sociale alle porte del paese. La manifestazione organizzata in tempi strettissimi richiama oltre 600 persone. Tanti volti noti, di gente già presente nel 1995, poi nel 1999, ancora nel 2004. L'età e i capelli bianchi non hanno cancellato la voglia di combattere per difendere il proprio territorio. Qualcuno pare lasciarsi prendere da un pizzico di rassegnazione e delusione. E, allora, ci pensa Marcello Arminio a risollevare tutti: «Abbiamo una responsabilità - evidenzia il sindaco di Bisaccia - nei confronti dei nostri figli e nipoti. Quello che può accadere è più grave di ciò che possiamo immaginare: c'è bisogno della mobilitazione della gente. Ci giochiamo il nostro futuro». Numerosi gli amministratori presenti, da Vallata a Lioni, Bisaccia, Lacedonia, Monteverde, Conza, Sant'Andrea di Conza, Guardia dei Lombardi, Aquilonia. Tutti sottolineano che «Andretta non è sola. Questa è la battaglia dell'Alta Irpinia». C'è il presidente del parlamentino provinciale D'Addesa, il consigliere Franco Mazza. I sindaci rilanciano, in maniera forte e decisa, la necessità di partecipare alla manifestazione del 31 maggio ad Avellino. Alcuni comuni della zona hanno, pure, organizzato dei pullman per consentire alla gente di partecipare all'iniziativa. E non è da escludere che da Andretta parta anche un ospite illustre: la Madonna della Mattinella. Molto venerata, tanto da promuovere in suo onore un gemellaggio tra Andretta e Vallata, viene festeggiata proprio sabato e domenica prossima. «Quando arriveranno, troveranno un muro di popolo. La linea dura scelta dal governo, con la militarizzazione dell'emergenza rifiuti, non ci spaventa»: non ci sono defezioni sulla linea da seguire, persino rafforzata sembra di capire dalle notizie dei cruenti scontri avvenuti nelle ultime ventiquattro ore a Chiaiano. L'assemblea, intanto, concorda sulla costituzione di un comitato permanente e lancia l'idea, che sarà concretizzata a breve, di costruire, nei pressi del sito individuato, un capannone temporaneo in cui organizzare ogni iniziativa contro la discarica e presidiare senza interruzione il sito di Pero Spaccone. Le amministrazioni, inoltre, impugneranno il decreto del Governo, l'intenzione è quella di rivolgersi anche alla comunità europea, e voteranno lo schema di delibera per l'istituzione di una nuova Regione, ipotesi rilanciata con forza da D'Addesa e sostenuta da Mazza che ritiene «a rischio l'unità regionale». Ma i motivi dell'opposizione alla discarica sono tanti. Non si protesta solo perché Andretta sarebbe la seconda discarica di Irpinia. Ma, come spiega il sindaco Caruso, «questa zona ha già dato con l'eolico, la linea elettrica Matera - Santa Sofia e la stazione della Terna che verrà costruita proprio a ridosso del sito individuato». Alcuni cittadini mostrano timore e preoccupazione per le misure drastiche previste dal Decreto. Ma Arminio strappa sorrisi e consensi. «Quale cosa più bella - chiosa - per un sindaco che essere arrestati per difendere la libertà e la democrazia»?

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