Foro Boario, Farina contro tutti: Recam e commissario, dove sono?

«Si, sono Farina-pinocchio». Punto sul vivo, da una gigantografia (in foto a fianco) che raffigura un sindaco in doppiopetto inappuntabile e nasone da bugiardo, portata ieri in giro dai ragazzi dei centro sociali nel corso del corteo contro l’emergenza, il primo cittadino fa outing e lancia un lungo elenco di accuse. «Il sindaco di Maddaloni è bugiardo - sbotta - perché, fidandosi delle istituzioni, ha sottoscritto il 7 febbraio un contratto per la bonifica della discarica dell’ex-Foro Boario. Da allora ci siamo impegnati con la città. E da allora, le istituzioni coinvolte sono latitanti e hanno abbandonato questo territorio al suo destino». Farina non le manda a dire. «Io contesto - dice - la Recam, l’Arpac e il Commissariato di Governo alle Bonifiche. Dopo tre mesi continuano a non rispondere a questo Comune e alle sua richieste di chiarimento: abbiamo già recapitato 24 solleciti». Se dovesse trovare conferma che l’appalto per «l’asporto di tutte le tipologie di rifiuti» sepolti nell’ex-Foro Boario non dovesse avere la necessaria copertura finanziaria di circa due milioni di euro, il comune di Maddaloni chiederà l’annullamento di tutti i bandi di gara. Un sindaco infuriato nel giorno in cui sfilano tutti i comitati civici. «Comprendo - dice - i comitati, che interpretano il disagio quotidiano della gente. Stigmatizzo invece il comportamento dei partiti politici, che strumentalizzano la mobilitazione». Scontata l’adesione del Pdl al corteo, sulla graticola finiscono Italia dei Valori e Rifondazione comunista; l’IdV e il suo presidente del consiglio Ciro Izzo per aver indetto una seduta del civico consesso sul tema senza avvertire i capigruppo, Rifondazione perché ispirerebbe il «Comitato sociale autogestito 28 dicembre», l’anima del corteo. I comitati civici hanno poi lanciato una raccolta pubblica di firme per lo scioglimento dell'Unione dei Comuni Calatia.