«Costruiamo noi un impianto definitivo»

De Simone: «Risolverebbe il problema immondizia, ma De Gennaro ci dia una preferenziale per l'appalto»
20 maggio 2008 - Amedeo Picariello
Fonte: Il Mattino Avellino

C'è grande attesa intorno all'incontro di quest'oggi tra il Commissariato straordinario per l'emergenza rifiuti e la presidente della Provincia di Avellino. Un tavolo istituzionale fortemente richiesto, anche per iscritto nei giorni scorsi, dalla presidente Alberta De Simone che alla vigilia annuncia: «Avanzeremo una proposta concreta e al tempo stesso di estrema ed urgente fattibilità». Allora, presidente De Simone, di cosa si tratta? «La provincia di Avellino si candida a realizzare sul proprio territorio un impianto di nuova generazione in grado di fornire una soluzione totale al problema dei rifiuti. Strutture simili esistono già nel pieno centro di Tel Aviv ed in altre sette capitali del mondo. In Europa c'è in Austria». Di cosa si tratta, esattamente? «É un impianto che funziona con l'acqua e lavora a freddo sfruttando una tecnologia completamente diversa da quelle degli inceneritori e dei termovalorizzatori. Senza entrare nel tecnico, posso dire l'impatto ambientale è praticamente nullo e che grazie ad un procedimento interno sarà in grado di selezionare i rifiuti tal quale: generando da un lato compost e dall'altro differenziando i materiali da riciclare come plastica, vetro, carta ed altro. Per costruirlo occorrono sedici mesi. Abbiamo in mente anche la tipologia di impianto: uno di piccole dimensioni, in grado sia di soddisfare le esigenze irpine sia di lavorare, nell'ottica di una solidarietà regionale, una quota di rifiuti di fuori provincia». Ha già in mente la localizzazione? «Tre amministrazioni locali mi hanno già fornito la disponibilità a realizzare questo impianto in un'area industriale. Dico solo che c'è un sindaco che me lo chiede fortemente. A tempo debito, valutaremo tutte le ipotesi per operare la scelta finale». E i soldi per finanziare l'opera? «Se necessario, l'Ente Provincia è pronta a sostenere completamente il costo dell'impianto che si aggira intorno ai 12 milioni di euro. Abbiamo infatti un bilancio completamente risanato, non ci sono più debiti e questo ci dà la possibilità di accendere con tranquillità un mutuo per il finanziamento. Al commissariato di Governo, allora, chiediamo solo una mano in termini amministrativi: grazie ai poteri straordinari, infatti, si possono evitare le pastoie della burocrazia relative agli appalti, che tanto hanno condizionato e condizionano l’impiantistica, e accorciare così di molto i tempi per l'avvio dei lavori. Come si vede l’Irpinia vuol fare fino in fondo la sua parte in questa vicenda».

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