«Basta con le mega discariche in Irpinia»

Vallata, in piazza quattromila manifestanti e trenta sindaci contro il piano ipotizzato da De Gennaro
6 maggio 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

«Siamo pronti a un’altra battaglia di Chianchione». Basterebbero le parole di questo striscione, esposto ieri a piazza San Bartolomeo, per illustrare lo stato d’animo con cui la gente di Vallata, dell'alta Irpinia e della Baronia ha partecipato alla manifestazione generale di protesta contro l'ipotesi di mega discarica sul Formicoso. Anche il sindaco Casarella rievoca il più spietato massacro della storia di Vallata, quando, nel 1496, persero la vita centinaia di persone per difendere strenuamente il paese dall'invasione degli uomini di Francesco Gonzaga. «Sembra essere tornati indietro di secoli» - afferma il primo cittadino, interpretando il sentimento di 4mila persone giunte dalle varie località circostanti. Ci sono il neo senatore De Luca, il parlamentare europeo Gargani, la presidente De Simone e l'assessore Petoia, i consiglieri provinciali Mazza, Solimine e D'Addesa, presidente del parlamentino, gli ex deputati Caruso ed Aurisicchio, il segretario di Rifondazione Imbriano, i rappresentanti di Legambiente e Coldiretti, i parroci della zona, i presidenti delle comunità montane dell'Ufita e dell'alta Irpinia, gli studenti dell'istituto superiore di Vallata e di molte altre scuole e, soprattutto, numerosi sindaci e amministratori di tutta la provincia. Oltre trenta comuni rappresentati, da Lioni e Calitri fino a Montefusco e Luogosano, passando per Aquilonia, Monteverde, Torella, Sturno, Frigento e tutti i comuni maggiormente interessati dall'ipotesi Formicoso. Una presenza numerosa, che ha sfilato, indossando la fascia tricolore, in testa al corteo, a testimonianza che la questione irpina è unica e sentita da tutti. «Restiamo i candidati migliori - dice il sindaco di Bisaccia Arminio - e per questo dobbiamo tenere alta la guardia, essere sentinelle del nostro territorio». Si sprecano gli attacchi alla gestione del comune e della provincia di Napoli, ma anche della regione Campania. «Il problema è Napoli - evidenzia Solimine - dobbiamo perseguire la provincializzazione e difendere il territorio Numerosi i riferimenti a quella che Mazza definisce «un’aggressione alla provincia di Avellino che è già in corso. C'è un unico disegno che passa per Pianodardine, Pustarza ed il Formicoso». Pensiero comune a D'Addesa che attacca duramente chi «ha già operato a tradimento nei confronti di questi territori, che non devono pagare il fallimento di Regione e comune di Napoli e, soprattutto, dello Stato, che nel capoluogo partenopeo si è arreso alla camorra lasciandole la gestione dei rifiuti». De Luca e Gargani, nel frattempo, provano a tranquillizzare la gente. «La discarica sul Formicoso - evidenzia il neo senatore - non si farà mai, non solo fin quando c'è De Gennaro. È necessario il rispetto di una legge che prevede la provincializzazione e utilizzare le tantissime cave abbandonate presenti sul territorio regionale. Da mesi ho avanzato questa proposta, che è stata condivisa da tutti ma mai presa in considerazione». Gargani, da par suo, attacca chi «ha speculato su questa vicenda, arrivando finanche ad attaccare Berlusconi». «Il prossimo Governo - evidenzia l'europarlamentare - non ha alcuna intenzione di cominciare così male, ma vuole lavorare per risolvere i danni che in Campania sono stati fatti da una giunta regionale nemica del territorio. Tutta la nostra azione sarà a favore dell’alta Irpinia: non permetteremo che si compia questo delitto».

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