Momenti di tensione con migliaia di persone asseragliate

Chiaiano alza le barricate: bus sequestrati, metrò fermo

Consiglio comunale di Marano nella cava: ricorso al Tar
L'immondizia invade anche parte di Napoli. Cassonetti incendiati nel Nolano e a Somma Vesuviana
6 maggio 2008 - Luca Marconi
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Come a Pianura, per isolare la cava in via Cupa del Cane destinata a discarica con ordinanza del presidente Prodi sono stati abbattuti alberi secolari, rovesciati sulla strada assieme a cassonetti ed auto capovolte (che sarebbero degli stessi manifestanti, ndr) e barriere new jersey in cemento armato; e sono stati sequestrati, ma senza danni, per un paio d'ore, diversi autobus dell'Anm. Dopo il presidio di domenica notte, un migliaio tra chiaianesi ma anche comitati di altre aree del Napoletano assieme alle amministrazioni dei Comuni confinanti hanno ribadito il «no» all'invaso da 700 mila tonnellate di rifiuti che sistemerebbe la città di Napoli per due anni almeno.
In prima fila anche mamme e bambini, assieme agli agricoltori della famosa ciliegia di Chiaiano, ristoratori e commercianti ed è nato anche un comitato dei Camaldoli, dei residenti dal Rione Alto ai Camaldolilli, preoccupati per la zona ospedaliera oltre che del futuro del Parco delle Colline. Con loro si è schierato anche padre Mattias Richter, rettore dell'Eremo dei Camaldoli: durante la messa, domenica, ha detto ai fedeli: «Cercate di impedire questa follia umana». Due le arterie principali bloccate: il bivio di Mugnano con mamme e bimbi a fare barriera e la rotonda di Marano ostruita da cassonetti, masserizie, materassi ed auto vecchie. Quando un automobilista ha cercato di forzare il blocco stradale urtando una donna, un cameraman che riprendeva la scena è stato inseguito dalla folla ed ha dovuto cercare riparo tra i poliziotti in assetto antisommossa. É stato l'unico attimo di tensione della mattina. Mentre si riuniva in seduta straordinaria, nella cava, il consiglio comunale di Marano col sindaco Salvatore Perrotta e vi prendevano parte il presidente della municipalità Carmine Malinconico, della commissione Ambiente al Comune di Napoli Carlo Migliaccio ed il pianurese Marco Nonno, consigliere di An. Il Comune di Marano presenterà un ricorso al Tar Lazio contro l'ordinanza di Prodi, è stato deciso, e la municipalità di Chiaiano si associa. «I nostri legali di concerto con le Assise di Palazzo Marigliano - conferma Perrotta - stanno predisponendo il ricorso e continueremo la nostra protesta pacifica, senza cadere nelle provocazioni e rigettando ogni forma di violenza ». In serata, il traffico è stato bloccato anche su via Orsolone utilizzando un bus dell'Anm ed è stata chiusa la stazione della metropolitana raggiunta dalla protesta. Il Prc napoletano con Fucito e Carotenuto ed i capigruppo Parisi (Sd), Sannino (Comunisti) e Borriello (Verdi) ha invitato il sindaco a tenere conto del risultato negativo dello studio di compatibilità sulla cava di Cupa del Cane che il Comune aveva richiesto al geologo Franco Ortolani: «Non valgono nemmeno autorevoli e mai smentiti pareri tecnici - dicono - che dimostrano la "pericolosità delle pareti della cava"», fratturate, a rischio frana, nonché la certezza dell'inquinamento della falda acquifera nel lungo termine. Previsioni non dissonanti da quelle già pronunciate dagli esperti De Medici e Caniparoli che hanno parlato anche dell'impatto ambientale del transito dei camion dei rifiuti e dei miasmi della futura discarica. Per Carotenuto e gli altri, infine, sarebbe Bassolino il «regista dell'operazione».
Intanto a Barra, Ponticelli, nel Nolano e nell'area vesuviana le strade si coprono di nuovo di rifiuti. Anche l'altra notte i pompieri sono intervenuti per spegnere più di 40 roghi tra Napoli e provincia. A Somma i cassonetti sono stati rivoltati in strada per protesta. Le attività dei Cdr sono a rilento. Lo stesso commissario De Gennaro, confermando la revoca dei siti di stoccaggio a Pianura e Gianturco, ne ha dato notizia spiegando che «dopo i rallentamenti determinati dall'impossibilità di utilizzare l'Asi di Pianodardine (Avellino), il sito di Coda di Volpe (Eboli) e Ferrandelle parzialmente operativo dal 2 maggio, l'attività di raccolta è in graduale ripresa». Ripartono i Cdr di Caivano, Giugliano e Casalduni. Invece gli impianti di Battipaglia, Santa Maria Capua Vetere e Pianodardine restano paralizzati «per problemi connessi allo smaltimento della frazione organica ma soprattutto per la mancanza di siti per l'abbancamento delle ecoballe». L'Asìa parla di 1300 tonnellate di immondizia per le strade di Napoli, sono 1100 invece per il Commissariato.

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