Chiaiano, rivolta per la cava barricate e assalto ai bus

4 maggio 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Chiaiano protesta contro la decisione di aprire una discarica per i rifiuti di Napoli Sono ancora 1300 le tonnellate di rifiuti che invadono le strade napoletane. Cumuli di sacchetti sono tornati nelle periferie, da Ponticelli a Scampia, e anche nell’area occidentale, tra Fuorigrotta e Bagnoli, i contenitori ormai traboccano. Non va meglio nel casertano e nell’area vesuviana: a San Giorgio a Cremano ieri c’erano 270 tonnellate di spazzatura. Problemi anche a Casoria, Afragola e Mugnano. La situazione, con i turisti che fortunatamente sono tornati in città e il caldo sempre più intenso, diventa sempre più preoccupante. Ma l’allarme per una nuova possibile crisi non ferma la protesta contro la discarica di Chiaiano, per la quale Prodi ha firmato il 28 un’ordinanza. Ieri i manifestanti hanno organizzato un presidio nell’area del sito e al bivio per Mugnano hanno bloccato la strada con i copertoni. Poi hanno fermato un pullman dell’Anm, hanno fatto scendere i passeggeri, lo hanno messo di traverso provocando un ingorgo che ha messo in difficoltà anche la zona ospedaliera. Solo dopo qualche ora i manifestanti hanno permesso al conducente di ripartire. In via Nuova Toscanella un altro bus è stato colpito da un cassonetto lanciato dai un gruppo di giovani. Si è formato anche un comitato per la difesa delle cave. Della discarica è tornata a parlare ieri il sindaco Iervolino: «Per la città è il male minore», ha ribadito. Contro la nuova discarica si sono pronunciati i gruppi consiliari di rifondazione comunista, comunisti italiani, sinistra democratica e verdi che parlano di nuova pattumiera regionale. Oggi sulla questione Chiaiano si riunirà l’assise di palazzo Marigliano. Critica anche An. Ma l’onorevole Paolo Russo (Pdl) che è già stato presidente della commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti sostiene: «Per Napoli è l’ora delle scelte, anche se dolorose». E per evitare l’aggravarsi dell’emergenza il commissariato di governo sta tentando di accelerare i lavori a Ferrandella in maniera da poter utilizzare la terza piazzola prima della fine della prossima settimana. Lunedì è previsto un sopralluogo dell’ Arpac. Ma per il momento i camion restano ancora incolonnati per ore intere: il consorzio Caserta 2 (che opera con la Geoeco) ha intensificato i controlli dopo che i sopralluoghi della Asl e delle forze dell’ordine avevano evidenziato la presenza di materiale di risulta nel sito. Venerdì dieci mezzi dell’Asìa sono stati rimandati indietro perché trasportavano materassi e altro materiale che non deve finire in discarica. Ieri sono state scaricate solo 400 delle 2200 tonnellate di spazzatura previsti. Hanno lavorato a pieno ritomo, invece i Cdr di Caivano, Giugliano e Casalduni, mentre sono rimasti in difficoltà tutti gli altri. L’apertura della terza piazzola del sito di stoccaggio di Marigliano, dove da ieri si possono portare le ecoballe, ha dato un po’ di respiro agli impiati sovraccarichi di balle. Tornano anche i roghi: nelle ultime 24 ore sono stati una settantina.

Powered by PhPeace 2.6.4