Eboli

Rischio idrogeologico, il pm a Coda di Volpe

Sopralluogo del Magistrato nella piana del Sele. Rosaria accusa: "E ora ci troveremo le ecoballe anche in centro"
23 aprile 2008 - Emanuela Carrafiello
Fonte: Il Mattino Salerno

A Coda di Volpe arriva anche il giudice. Il pubblico ministero Angelo Frattini ieri ha ispezionato il sito, in seguito ad un esposto presentato dal sindaco di Eboli, che ha allegato anche perizie di parte. Nella denuncia, il sindaco Melchionda ha sostenuto la tesi dell’inidoneità del sito a causa di un alto rischio idrogeologico che trasforma la località in una vera e propria zona rossa. Secondo il firmatario dell’esposto è reale il rischio di inondazioni. La macchina giudiziaria si è subito messa in moto e nella giornata di ieri, mentre un elicottero dei carabinieri sorvolava il sito, tecnici della provincia e militari del Noe hanno eseguito le prime verifiche. I capi di imputazione non sono stati ancora formalizzati e, per il momento non ci sono indagati, ma siamo solo all’inizio. E intanto cresce la tensione mentre non si escludono interventi della magistratura soprattutto a seguito delle segnalazioni di ordine geologico. La zona prescelta, infatti, è storicamente luogo di esondazioni perchè a trecento metri dal mare e percorsa dai canali che poi affluiscono nel fiume Sele. Intanto la protesta non si ferma. Ogni sera, intorno alle diciotto, i manifestanti di Santa Cecilia attraverseranno pacificamente la rotatoria. Hanno iniziato a farlo ieri sera creando qualche disagio nella circolazione della Statale 18. La protesta contro le ecoballe a Coda di Volpe non si ferma. Il tempo non è stato affatto clemente in queste ore per quanti hanno dormito negli alloggi di fortuna, allestiti presso la sede dell'istituto Orientale di Napoli che per l'occasione ha spalancato i cancelli dell'immensa tenuta. Nonostante, però, il maltempo i cittadini di Eboli ieri mattina hanno raggiunto il luogo alle ore 9 per assistere alla messa officiata da don Daniele Peron. Un rito, questo che ripeterà ogni mattina. La ditta di costruzione incaricata dal Consorzio di Bacino Sa2, attuale gestore dell'impianto, ha da ore azionato le ruspe per il sito, seppure le piogge di ieri ne hanno rallentato la marcia. In attesa dell'udienza al Tar, infatti, una "class action" composta da circa 300 imprenditori della piana del Sele per avviare un eventuale risarcimento danni. Intanto si infuoca la polemica politica. È il consigliere regionale Gerardo Rosania a puntare l’incide sulla incompetenza ed irresponsabilità degli enti locali dela piana del Sele. L’ex sindaco di Eboli sostiene che «la decisione di portare le ecoballe a Coda di Volpe, in un depuratore predisposto per l'intera Piana, è il frutto di incompetenza, approssimazione e non conoscenza del territorio. Qualche generale, in tuta mimetica, che per ora ha ottenuto un solo risultato, portare i rifiuti in Germania, senza aprire un solo sito alternativo alla discarica di Serre, unica aperta in Regione Campania solo grazie allo spirito solidale dei cittadini di Serre». Al sito di Coda di Volpe, secondo Rosania, «hanno certamente contribuito l'ambiguità di enti che hanno messo a disposizione quell'area, salvo poi cercare di smarcarsi - aggiunge - L'incapacità di scelta di una amministrazione comunale lacerata da contraddizioni interne ed assurdamente non in grado di offrire siti alternativi una volta ottenuto, circa due mesi fa in commissione ambiente della regione, una pausa di riflessione». «Il risultato è che ora ci ritroveremo i rifiuti nella cava Maiorano, a ridosso del paese, non avendo avuto la forza di trattare sulla inertizzazione delle balle per ricavarne terriccio per ricomposizioni ambientali - conclude - L'assoluta passività della città, che ormai ha perso i suoi rapporti con la Piana ed acquisito la mentalità che Eboli finisce a San Giovanni, per cui Coda di Volpe, non si sa neanche dove sia».

 

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