La lega italiana tumori: bollettino postale c/c 360800

Diossina, la Lilt cerca fondi per le analisi dei cittadini di Acerra, Nola e Marigliano

L'oncologo Marfella: «Trovato policlorurobifenile nel sangue di un gruppo di abitanti, ma gli esami costano troppo. Anche 1600 euro»
14 marzo 2008 - Luca Marconi
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI - Gli amici di Beppe Grillo e la Lilt Napoli (Lega Italiana Lotta Tumori) stanno dando una mano all’oncologo Antonio Marfella (attivista delle Assise di Palazzo Marigliano noto soprattutto per le partecipazioni ad Anno Zero e Report) a raccogliere denaro sufficiente per pagare le analisi di un gruppo di abitanti di Acerra, Nola e Marigliano in parte già risultati positivi alla diossina. Per alcuni il medico ha intenzione di ripetere i controlli. Per un pastore ammalato di tumore ed una professoressa, invece, il problema è nuovo e squisitamente economico: l’esame può costare fino ad un massimo di 1600 euro. Cifre che da sole potrebbero spiegare le critiche e perplessità espresse dai consulenti del ministero della Salute in merito ai controlli sull’uomo annunciati dalle autorità sanitarie locali. Lo stesso Marfella, come ha già avuto modo di raccontare al Corriere del Mezzogiorno, si è fatto esaminare il sangue. Spiega l’oncologo che non esiste una soglia di sicurezza per la diossina, che è soprattutto un potente debilitante del sistema immunitario.
L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera «accettato» più che accettabile il valore di 10 picogrammi di diossina per grammo per gli abitanti delle grandi città. Nel sangue di Marfella sono stati trovati 74 picogrammi per grammo. Ancor più debilitante però è il Policlorurobifenile il o Pcb, se ne trova in gran quantità nelle aree industrializzate ed è anomalo che nella stessa misura appaia in quelle agricole campane. Per rispetto alle persone i nomi dei nuovi protagonisti dell’ennesima puntata sul rischio diossina saranno tutti sostituiti con nomi di fantasia. Scrive Marfella nell’appello distribuito con un tam-tam di e-mail: «Ho necessità di altri fondi per ripetere le analisi della professoressa Paola (da Raccanelli a Venezia) e per fare doppie analisi (a Venezia ed in Canada) al pastore Gaetano (la sua famiglia è apparsa nel film Biutiful Cauntri) che pure sta morendo per tumore al polmone ad Acerra. Hanno concesso solo a me di fare il prelievo e l’ho fatto abbondante per le doppie analisi in Canada e a Venezia. Ci occorrono circa 3000 euro per dimostrare senza dubbi la validità dei risultati».
Al telefono, Marfella racconta: «La prima volta cominciai da due pastori di Acerra, da me e dal colonnello Santo di Castelvolturno. Poi ho organizzato analisi per altre 7 persone di Acerra e Nola, due pastori, due medici, un commerciante, un architetto e la professoressa Paola. Nel primo gruppo i valori più alti li aveva il pastore defunto, Cannavacciuolo, con picchi, per la diossina, di 255 picogrammi per grammo. Il secondo gruppo pure aveva una contaminazione da diossina, non eccessiva ma compatibile con zone industriali come Porto Marghera e non con zone agricole come Nola o Acerra: i valori medi erano pari a quelli delle pecore del 2004, sui 40 picogrammi per grammo. Risultano eccessivamente alti per tutti, invece, i valori di Pcb. La professoressa Paola mostra risultati più alti della media delle aree industriali, che è di 200 picogrammi per grammo, Paola è sui 600 picogrammi. Ho scoperto che è affetta da endometriosi grave, patologia squisitamente collegata ai Pcb, invalidante, tra l’altro, per la fertilità. Il suo esame l’abbiamo fatto in Canada col Prim Laboratories Northwest. Gli altri a Porto Marghera col professor Raccanelli. Ora vorrei ripeterli e farne due per il pastore Gaetano».
Professore, i suoi 70 picogrammi…ma lei è di Acerra?
«No, abito a Napoli, ho lavorato a Caserta, mangio e continuo a mangiare mozzarella. Queste sostanze si concentrano in qualunque alimento che supera l’1 per cento di grassi. Non voglio inventarmi niente. Proprio il vostro giornale intervistando l’assessore Walter Ganapini ha reso noto che l’istituto zooprofilattico di Portici, monitorando il triangolo Acerra-Nola-Marigliano, ha trovato diossina nel 15 per cento dei campioni. Significa che se mangio 10 mozzarelle, una è inquinata. La chiusura di allevamenti prosegue ed è notiziata puntualmente. E Ganapini ha parlato anche di tutto il pescato del Mediterraneo».
Ma cosa fa la diossina?
«Non è soltanto la diossina, comunque cancerogena, ad aver ucciso Cannavacciuolo, ma è certo che non aiuta il sistema immunitario: un tumore procede speditamente con la diossina nel sangue. E soprattutto coi Pcb. Sono immunosoppressori, minano il sistema immunitario ed endocrino. E noi che dobbiamo fare? Ci organizziamo da soli. Con la Lega Tumori stiamo promuovendo una iniziativa di raccolta fondi (Lilt Napoli bollettino postale c/c 360800) nel cosiddetto “triangolo” con spettacoli di beneficenza».

Note: LILT Napoli
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Nella causale di versamento puoi specificare "ANALISI PRO DIOSSINA"
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