L'inchiesta: la regione stanzia fondi per mettere in campo una rete nell'area del Litorale Domizio

Diossina: doppio appalto per i controlli

C'era già il satellite, ora arrivano le telecamere: spesi altri 8,5 milioni
8 marzo 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

Quattro occhi, recita il proverbio, vedono meglio di due ma, nel caso dell'appalto regionale per il monitoraggio del Sito di interesse nazionale Litorale Domizio ed Agro Aversano, rischiano di diventare l'ennesimo spreco della voragine bonifiche e rifiuti. Il 10 febbraio 2007 Regione e Provincia di Benevento stipulano un accordo che prevede di utilizzare il satellite Marsec per tenere sotto controllo il territorio della Campania ai fini, tra l'altro, del contrasto all'abusivismo edilizio e della salvaguardia dell'ambiente, compresa dunque la prevenzione degli sversamenti illeciti di rifiuti.

La delibera
Nove mesi più tardi - è il 30 novembre 2007 - in Giunta regionale è approvata la delibera che prevede di appaltare per otto milioni e mezzo di euro un servizio integrato di monitoraggio, messa in sicurezza, controllo e vigilanza del Sito di Interesse Nazionale Litorale Dominio Flegreo ed Agro Aversano: 77 comuni avvelenati tra le province di Napoli e di Caserta. In particolare, recita il documento, pubblicato sul Burc di inizio gennaio, il servizio integrato da appaltare prevede due azioni: «Un piano di monitoraggio del territorio per l'individuazione dei siti inquinati o potenzialmente inquinati, di quelli da mettere in sicurezza, da caratterizzare o da bonificare; un piano di controllo del territorio con apparecchiature di video sorveglianza nonché, nella fase di start up, della durata di due anni, un programma di vigilanza con personale specializzato ed autorizzato a tale attività».
In altri termini, la Regione affiderà ad una società il compito di realizzare e gestire centinaia se non migliaia di telecamere, nell'area domitio flegrea. Per i primi due anni la società vincitrice dell'appalto, finanziato su fondi europei del periodo 2007/2013, potrà affidare la sorveglianza al personale che, di conseguenza, dovrà essere assunto. Quanto? Considerando l'estensione dell'area da controllare non è azzardato ipotizzare che saranno impiegate centinaia di persone, in attesa delle telecamere.

I tempi
Gli interventi dovranno essere avviati entro trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto e si devono concludere entro due anni dalla stipula dello stesso. La delibera regionale suscita però critiche e perplessità da parte di Vito Amendolara, il presidente di Coldiretti Campania, oltre che uno degli animatori dell'Osservatorio sulle bonifiche: «Io mi chiedo quale senso abbia appaltare la gestione di centinaia di telecamere e, prima ancora, di centinaia di persone per il controllo del territorio, se esiste un sistema satellitare capace di rimandare nel dettaglio le immagini della Campania, in tempo quasi reale, consentendo così di intervenire per reprimere gli abusi».

Duplicazione
Aggiunge Amendolara: «Se si sceglie il satellite, come è giusto che sia, perché poi spendere milioni di euro per le telecamere e il personale di sorveglianza da terra? Senza dimenticare che il controllo del territorio dovrebbero farlo le forze dell'ordine. La delibera va ritirata. Molto meglio che la Regione utilizzi quegli otto milioni e mezzo di euro per finanziare davvero le bonifiche, quelle che ad oggi non sono state ancora concluse ». Un tema, quello delle bonifiche incompiute, che sarà anche al centro della prossima puntata di Report, la trasmissione televisiva condotta da Milena Gabanelli, in onda domenica sera sulla Rai.

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