La Recam senza i mezzi necessari subappalta

Foro Boario, la bonifica che sarà pagata 2 volte

Il cronoprogramma stabilisce che le bonifiche si debbano ultimare entro 20 mesi a partire dal 3 dicembre 2007. In arrivo altri 100 milioni
7 marzo 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

MADDALONI – Bonifica pagata due volte, quella che sta per iniziare a Foro Boario di Maddaloni, sito provvisorio dove i rifiuti stoccati nel 2001 non sono mai stati rimossi e sono stati bruciati. La prima per emonumenti del personale della Recam – un milione di capitale sociale, controllata al 51% dalla Regione Campania e al 49% da Italia Lavoro – affidataria per 2.500.000 di euro dell’intervento. Una cifra stornata sul fondo di 24 milioni che la Regione Campania versa alla società per il periodo 2006/2008. La bonifica sarà poi pagata una seconda volta – perché Recam – 331 operai ex Lsu, 57 impiegati tecnici, 28 impiegati amministrativi, un presidente, un amministratore delegato, 5 consiglieri di amministrazione – assegna in appalto l’intervento. Eppure – recita la convenzione stipulata il 30 luglio 2007 con il Commissariato di Governo alle bonifiche – “la società ha il compito di asporto, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbandonati nel sito di interesse nazionale Litorale Domitio Flegreo ed agro aversano”. Ha però bandito una gara, vinta dall’associazione temporanea d’impresa Ilside srl, Euro Petroli srl, Progest spa, Furia srl. Caricheranno 4.500 metri cubi di materiali combusti sui propri automezzi e li porteranno alle discariche di rifiuti speciali extra regionali. Forniranno pure 13 unità di personale su 18. La possibilità degli appalti è prevista dalla convenzione tuttavia, s’interroga il presidente della Commissione Ambiente al Senato, Tommaso Sodano, “che senso hanno un presidente, un consiglio di amministrazione, un amministratore delegato e centinaia di dipendenti di una società per le bonifiche che non è in grado di effettuarle?”. Denuncia poi Paolo Russo, ex presidente della Commissione d’inchiesta sil ciclo rifiuti: “Recam è stata impropriamente creata come ammortizzatore sociale”. Replica Michele Raccuglia, l’amministratore delegato: ”Nel caso di Foro Boario ci rivolgiamo a terzi perché non abbiamo i mezzi idonei al trasporto dei rifiuti speciali. La gara è stata giudicata al massimo ribasso. Recam lavora in proprio quando deve rimuovere rifiuti solidi urbani”. Nel Litorale Domizio Flegreo ed Agro Aversano (77 comuni, 1570 kmq, 163.000 ettari di area inquinata) restano 350.000 tonnellate di rifiuti speciali. Ne sono state rimosse 1.100.000, ma le aree bonificate sono state poi spesso riutilizzate come sversatoi abusivi. In 10 anni il Commissariato alle Bonifiche ha ricevuto 176 milioni di euro, ne ha spesi 134, il resto è stato assorbito dall’emergenza rifiuti. Novanta dei 134 milioni di euro sono andati alla Jacorossi, che ha ottenuto per affidamento diretto l’incarico di effettuare gran parte delle bonifiche, in cambio dell’assuzione di 380 ex Lsi, e ha subappaltato una buona quantità degli interventi. Avrebbe dovuto concludere l’operazione entro ottobre 2007. Ha invece citato in giudizio lo Stato, perché lo stesso non ha procurato la discarica speciale dove conferire i rifiuti, e ha spuntato altri 140 milioni di euro, più 20 per rinunciare alla vertenza. Il nuovo cronoprogramma stabilisce che le bonifiche saranno concluse entro 20 mesi, a partire dal 3 dicembre 2007. Dalla Regione sono in arrivo altri 100 milioni di euro.

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