Problemi di smaltimento in città per plastica e lattine Caputo (Cosmari) assicura: troveremo presto una soluzione

Raccolta differenziata, nuovo stop in arrivo

Chiuso l’impianto di Arcella che fa capo alla società finita nell’inchiesta sull’inceneritore di Colleferro
12 marzo 2009 - Gianluca Galasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Raccolta differenziata ad Avellino La raccolta differenziata rischia lo stop per alcuni giorni. E difficoltà si dovrebbero registrare soprattutto nella città capoluogo. I problemi ci saranno per il conferimento di plastica, lattine ed ingombranti. È il presidente del Cosmari Avellino 1, Antonio Felice Caputo, ad avvertire la popolazione delle difficoltà: «L'impianto di Arcella di Montefredane, a cui il consorzio fa riferimento, per motivi tecnici è fermo. Lo stop bloccherà il conferimento del materiale in plastica, lattine, ingombranti». Lo stabilimento in questione è di proprietà della società di Montefredane, finita nell'inchiesta di Colleferro sullo smaltimento dell'immondizia che ha visto coinvolte due ditte della provincia di Avellino. Le posizioni delle due imprese sono al vaglio dell'autorità giudiziaria, e l'impianto, comunque, non è interessato da sequestri. «I problemi - aggiunge Caputo - ci saranno. Ma ci stiamo attrezzando per cercare soluzioni alternative. Già sono state contattate società della Calabria e della Sicilia per riprendere i conferimenti. In ogni caso, è facile preventivare un aumento dei costi. E ciò, almeno fino a quando saremo costretti ad proseguire su questa strada». Per il presidente del Consorzio Avellino 1 «per ogni conferimento si spenderanno circa quindicimila euro in più, rispetto a quanto si sborsa attualmente». Da questa vicenda, Caputo approfitta per lanciare un ulteriore appello ai cittadini del capoluogo irpino: «La raccolta differenziata va fatta a dovere, con attenzione. L'invito è di non gettare lattine, materiale in plastica inquinato, perchè all'atto del conferimento ci troveremo di nuovo alle prese con problemi. Già abbiamo constatato - prosegue il presidente del Cosmari - che non c'è attenzione nella selezione della frazione umida. Insomma, la raccolta per questa parte di rifiuto non va bene». Appena qualche giorno fa, con tanto di telecamere, Caputo ha dimostrato, con l'aiuto degli operatori dell'Asa, che tanti cittadini non rispettano le regole per depositare l'umido. Dati negativi si registrano soprattutto nel centro della città. Intanto, lo stop dell'impianto di Montefredane creerà difficoltà non solo al capoluogo, ma anche agli altri comuni che rientrano nel bacino di competenza del Consorzio per lo smaltimento Avellino 1.

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