Inceneritore, -15 all’avvio

11 marzo 2009 - Annalisa Aiardo
Fonte: Il Nolano - Anno II Numero 70

ACERRA - E' cominciato il conto alla rovescia per l'inaugurazione del "mostro" di Acerra, prevista per il prossimo 26 marzo, ma il "fronte del no" non si arrende e prosegue la sua battaglia di denuncia: il termovalorizzatore non tutela la salute e non garantisce recupero di energia. A dimostrarlo i recenti fatti di cronaca: gli impianti sequestrati dalla magistratura sono la testimonianza di un vero e proprio tentativo di "disinformazione di massa". A cominciare dall'impianto di Canosa per poi arrivare all'inchiesta sui "dati taroccati" dell'inceneritore Veolia di Pietrasanta, passando attraverso Vercelli, Malagrotta, di nuovo il caso Veolia a Brindisi e da ultimo, cronologicamente parlando, i tredici arresti di Colleferro. Come scoprire "l'acqua calda", sostiene Ambiente futuro (www.ambientefuturo.org): "il controllo delle emissioni degli inceneritori è un "optional". Si dice che viene svolto, ma a ripetizione si conferma che può essere aggirato. E questo indipendentemente dal fatto che diossine, furani, metalli pesanti (per non parlare delle nanopolveri nemmeno sottoposte a sporadici controlli) possano essere controllati (e in condizioni ideali) solo due volte all'anno. E questo indipendentemente dal fatto che comunque anche se l'inceneritore rispetta i parametri continua "a sputare" veleni cancerogeni". Per tutte queste ragioni, il Comitato chiede di imporre almeno una moratoria nel funzionamento di questi impianti e che l'inceneritore di Acerra non venga attivato, né il 26 marzo, né mai. In tale direzione la giornata di mobilitazione nazionale contro i sussidi all'incenerimento, indetta per lo stesso 26 marzo, acquista un'efficacia maggiore: "Occorre ribadire che non vogliamo gli inceneritori (compresi impianti a "biomasse", gassificatori e "torce al plasma"nonché cementifici per bruciare CDR e/o pneumatici); dal momento che è possibile ricorrere ad alternative pulite, democratiche e molto positive per nuovi posti di lavoro". Come dimostrato dalla quattro giorni a Napoli, la strategia rifiuti zero non solo è praticabile in qualsiasi contesto ma rappresenta l'incipit di scelte sostenibili, basate sulla responsabilizzazione delle comunità, dei produttori e delle "leadership" politiche. Intanto, proseguono come da cartellone, anche gli altri appuntamenti: venerdi' 13 marzo, a Capannori è prevista la raccolta delle firme per il rimborso dei CIP 6. Il 21 marzo sarà la volta dell'incontro sull'autoriduzione della Tia a Genova e il 29 marzo avrà inizio il quarantesimo tour italiano del Prof. Paul Connett.

 

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