Medici sentinelle per l'emergenza e oltre l'emergenza rifiuti

9 febbraio 2008 - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

La Federazione Nazionale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), a fronte delle crescenti preoccupazioni dei cittadini sui possibili impatti negativi sull'ambiente e sulla salute determinati dai processi di smaltimento dei rifiuti, si propone di esercitare quel ruolo di garanzia e tutela proprio dell'esercizio professionale dei medici, oggi imperiosamente chiamati ad esprimersi su questioni complesse e controverse sul piano tecnico scientifico e delicatissime sul piano civile e sociale. Vogliamo innanzi tutto mobilitare tutti i medici italiani cosi come previsto nel nostro nuovo Codice deontologico, affinche, secondo le proprie competenze e nell'esercizio dei propri ruoli nelle organizzazioni sanitarie e nelle istituzioni pubbliche e private, definiscano e promuovano la cultura positiva dell’uso e consumo appropriato, efficace e sicuro delle risorse naturali rinnovabili e non rinnovabili quale patrimonio dell'umanità di oggi e di domani.
Questo significa produrre ai vari livelli di responsabilità, informazioni e formazione efficaci, autorevoli, libere da conflitti di interesse, idonee a favorire la condivisione di scelte difficili secondo i principi etici e civili di giustizia, di precauzione, di rischio beneficio.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti ma più in generale quello degli impatti ambientali dei processi produttivi, anche in riferimento alla drammatica emergenza della Campania, pone in evidenza come queste scelte abbiano bisogno di informazioni, di partecipazione e come le omissioni, i silenzi e la mala gestione abbiano profondamente minacciato, quando non consumato, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Noi intendiamo contribuire alla ricostruzione di questo rapporto di fiducia dando innanzitutto risposte a quelle domande di certezze, di sicurezze usando l'etica, i metodi e gli strumenti propri della medicina scientifica, tale perche basata sulle migliori evidenze disponibili.
La direttiva 2006/12/UE relativa ai rifiuti appare oggi la migliore gestione possibile dello smaltimento dei rifiuti, una buona cura ad un problema ed è evidente che l'emergenza rifiuti in Campania sia anche nata e sviluppata su strategie in evidente contrasto con tale buona pratica.
Se è vero che sotto il profilo tecnico le soluzioni dell’emergenza possono non corrispondere alle soluzioni strategiche, è altrettanto vero che partire fin da subito con forti iniziative di educazione e promozione sulla raccolta differenziata per la riduzione, il recupero, il riciclo, il riuso, può aiutare la soluzione a regime del problema rifiuti.
Alla luce di queste premesse la FNOMCeO:

  1. sollecita tutti i medici italiani a ricercare e segnalare ogni possibile connessione tra rilievi di morbilità e mortalità riscontrati e rischi ambientali costituendo una "rete di sentinelle" nelle comunità e nei territori;
  2. ritiene indispensabile potenziare la ricerca multidisciplinare sui meccanismi di produzione, diffusione e di danno degli inquinanti ambientaI i, sul monitoraggio di quelli già noti e sulle migliori tecniche di controllo e di prevenzione primaria e secondaria;
  3. giudica indispensabile il potenziamento della rete dei soggetti abilitati ai controlli ambientaI i migliorando la qualità e la quantità degli strumenti a disposizione;
  4. raccomanda agli enti e ai soggetti di ricerca in campo epidemiologico l'ottimizzazione delle tecniche e delle metodologie di valutazione di impatto dei fattori ambientali sulla salute delle popolazioni e dei territori;
  5. valuta come indispensabile la garanzia di terzietà e di autorevolezza tecnica e scientifica dei soggetti preposti alla sorveglianza nonche la periodica rendicontazione pubblica degli esiti riscontrati;
  6. propone che lo smaltimento dei rifiuti, così come tutte le scelte coinvolgenti la salute dei territori da fattori ambientali, siano oggetto di "livelli uniformi di regolamentazione" il cui rispetto è da considerare una condizione per l'accesso ai finanziamenti italiani (CIP 6) e ai fondi comunitari;
  7. sollecita un piano straordinario di intervento da inserire quindi nell'ambito delle grandi opere, per la sistematica bonifica delle discariche illegali e la certificazione della messa a norma di quelle esistenti;
  8. ritiene di poter rassicurare i cittadini che l'impatto sulla salute di discariche progettate, costruite e mantenute secondo la normativa è ampiamente ricompreso nel principio di rischio beneficio avendo fino ad oggi dimostrato impatti negativi sulla salute non significativi;
  9. ritiene che le tecniche di incenerimento dei rifiuti abbinato al recupero energetico (i termovalorizzatori) debbano rispettare i seguenti requisiti:
    • vanno riallocati esclusivamente all'interno di un sistema funzionante di smaltimento integrato dei rifiuti secondo la direttiva 2006/l2/UE
    • devono essere costantemente migliorati in ragione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) al fine di misurare e contenere gli impatti negativi sull'ambiente e sulla salute
    • devono avvalersi di una contestuale rete efficace di misurazione degli inquinanti ambientali e modelli validati di rilevazione epidemiologica di morbilità e di mortalità per più cause
    • vanno inseriti in una politica più generale di incentivazione con altre metodiche di smaltimento efficace dei rifiuti che oggi, rispetto all'incenerimento, appaiono svantaggiate per un minore interesse del mercato pur potendo presentare minori rischi ambientali.

I medici italiani sono dunque vicini a tutti i cittadini, in particolare a quelli campani, che vivono con grande timore un presente difficile e percepiscono un futuro ancora incerto, dovendo quindi lavorare per l'emergenza e oltre l'emergenza. Consapevoli delle responsabilità chiediamo ai cittadini di avere fiducia nei loro medici, nelle istituzioni sanitarie pubbliche per non indebolire quell'alleanza di valori e di interessi civili e sociali senza i quali un Paese che
deve scegliere non può e non sa scegliere.

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