all'Istituto Pascale

I carabinieri acquisiscono lo studio sulla mortalità

L`epidemiologo Montella consegna la sua ricerca
Il ministero vuole fare chiarezza sull`esponenziale incremento dei decessi per patologie tumorali,schizzato a più 47%
21 luglio 2012 - Vleria Chianese
Fonte: Avvenire

DA NAPOLI Sopo la rivelazione in anteprima su Avvenire dei dati del dossier choc della Fondazione Pascale di Napoli sull`aumento della mortalità in Campania a causa dei fumi tossici dei rifiuti industriali, nell`Istituto per la cura dei tumori sono giunti ieri mattina i carabinieri del Noe per acquisire appunto i dati e la relazione scritta dal dottor Maurizio Montella, curatore dello studio. La documentazione è stata poi inviata al Ministero della Sanità. Il direttore generale dottor Tonino Pedicini, epidemiólogo, infatti ieri in tarda mattinata, ha convocato il responsabile dell`Epidemiologia dottor Montella, a cui ha chiesto una relazione scritta sul dossier e su quanto dichiarato non solo ad Avvenire, ma in un video inserito nella versione on line di un quotidiano napoletano in cui, evidentemente perun lapsus emotivo più che scientifico, parla di necessità di «evacuare la popolazione della Campania» appunto a causa della grave situazione sanitaria legata alle pessime condizioni ambientali dovute ai fumi tossici.
Il dossier, ricordiamo, riferisce come in venti anni - dal 1988 al 2008, in pratica dall`anno patto scellerato tra camorra, politica e imprenditori fino alle leggi sull`emergenza rifiuti in Campania passando per l`inizio ufficiale della crisi, il 1994 - ci sia stato un aumento di decessi, tra il 30% e 1`80%, in 25 Comuni delle aree maledette dai roghi di rifiuti tossici delle province di Napoli e di Caserta. Con un incremento del tasso di mortalità per tumori del 47% fra gli uomini e del 40% tra le donne. Dati riferiti ad Avvenire dall`oncologo del Pascale dottor Maurizio Montella, responsabile Epidemiologia, che indicava la stretta connessione tra emergenza rifiuti e impennata della mortalità.
Il dossier sta però mettendo in fermento il mondo oncologico in rapporto alla relazioni rifiuti-tumori e sicuramente nei prossimi giorni ci saranno dichiarazioni a sorpresa. Già la società Aestum, per i registri dei tumori, si sta muovendo per contestare i dati del Pascale e la correlazione ambiente-sanità. In Campania da appena un mese è stato istituito il Registro regionale dei tumori peraltro ancora in fase organizzativa. Il dottor Montella non è però il solo a vedere questa relazione. L`oncologo napoletano Antonio Giordano, direttore dell`Istituto Sbarro di Filadelfia e docente all`Università di Siena, da tempo denunciala correlazione tra tumori e rifiutì e chiede alle istituzioni di intervenire: «Non c`è più tempo da perdere. Le conseguenze nei prossimi anni saranno drammatiche. In Italia e in Campania siamo molto indietro. Se in Campania - sottolinea - partisse subito una bonifica i risultati potranno essere valutati solo tra cento anni».
Valeria Chianese

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