Conferenza Stampa presentazione ricorso al TAR contro il termovalorizzatore di Salerno
Martedì 20 maggio alle ore 11.00 presso la Sala degli Appalti della Provincia di Salerno si terrà una conferenza stampa per illustrare le motivazioni e le argomentazioni dei ricorsi al TAR Lazio ed al Presidente della Repubblica per chiedere l'annullamento delle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri aventi ad oggetto il conferimento al Sindaco di Salerno dei poteri commissariali per la realizzazione dell?impianto di termodistruzione dei rifiuti ed impugnare la localizzazione dell?impianto in località Cupa Siglia (Piana di Sardone) nel comune di Salerno nonchè atti propedeutici adottati dal Commissario Delegato. I sottoscrittori dei due ricorsi ritengono illegittimi i provvedimenti impugnati nella parte in cui derogano a leggi dello Stato poste a tutela di beni fondamentali e supremi quali agricoltura, ambiente, paesaggio, pianificazione del territorio, igiene e sanità e valutazione di impatto ambientale. L'individuazione dei siti da destinare a discariche e, ancora di più, la realizzazione di impianti di termodistruzione di rifiuti e la loro localizzazione costituisce atto di pianificazione del territorio che deve trovare l?assenso di tutti gli interessati.
Con la realizzazione del termovalorizzatore non si affronta un'emergenza, che è ora e adesso, ma si programma e si avvia soltanto la realizzazione di un impianto stabile nell'ambito di un sistema integrato di smaltimento rifiuti che non chiude il ciclo in quanto produce un terzo di ceneri da smaltire in discariche speciali per rifiuti tossici e pericolosi. Inoltre, l'elusione della procedura ordinaria che contempla la preliminare V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) ha evitato di avviare ogni sorta di iniziativa diretta al coinvolgimento e alla partecipazione delle popolazioni locali in qualit? di portatori di interessi pubblici e privati, collettivi e diffusi assumendo la decisione dell'impianto e del conseguente sito senza l'indispensabile processo decisionale di tipo inclusivo.
Il ricorso al Tar del Lazio, che verrà discusso il prossimo mercoledì 21 maggio, è stato proposto dal Comune di Giffoni Sei Casali e dalle aziende dell?agricoltura, della zootecnia e della ricettività turistica, ed a cui hanno aderito le associazioni ambientaliste quali Italia Nostra, VAS Onlus e WWF.
I ricorsi si fondano sulle seguenti argomentazioni:
- Localizzazione dell'impianto in una zona già interessata dall'insistenza del Cementificio Italcementi, delle discariche di Sardone, Ostaglio, La Marca, Colle Barone e Parapoti, delle discariche abusive di rifiuti tossici, degli impianti di tritovagliatura e trasferenza in località Sardone, delle fonderie, dell'Idealclima, del depuratore, della costruenda centrale elettrica, del gasdotto, della T.A.V., oltre delle tante industrie presenti.
- Localizzazione in una zona valutata a rischio certo di impatto archeologico per la presenza di insediamenti dell'Età del Ferro con relative necropoli ed antichi assi stradali dell'era Romana dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno e Avellino (parere reso con nota prot. n. 13851 del 29.04.04. fatto proprio dal decreto del Ministro dell?Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali n. 547 del 23.06.04);
- Il sito prescelto confligge con la tutela dei prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e a marchio quali il vino Montevetrano, l'olio DOP delle colline salernitane, la nocciola Giffoni IGP, la mela annurca, la produzione di latte e di mozzarella di bufala, così come confligge con altri requisiti imprescindibili (distanza minima da bacini idrici superficiali, ecc.) riconosciuti anche dalla stessa relazione Belgiorno-Dons del maggio 2007.
- 4. La decisione di realizzare l'impianto di termodistruzione (il cui avvio non è prevedibile prima di 3-4 anni) senza affrontare l'emergenza drammatica e attuale dei rifiuti e ritardando colpevolmente l'avvio e la messa a regime della raccolta differenziata porta a porta.
- 5. Localizzazione dell'impianto in una zona di valore storico culturale paesaggistico ambientale del territorio dei Picentini, ove sorgerà a breve la "PORTA DI INGRESSO" del Parco Regionale dei Monti Picentini;
Interverranno alcuni dei sottoscrittori dei due ricorsi tra cui Gerardo Marotta, Sindaco del Comune di Giffoni Sei Casali, Silvia Imparato dell?Azienda Agricola Montevetrano, Gerardo Alfani dell?Azienda Il Nido, Mario Codanti dell'Agriturismo Sparano, Giandomenico Consalvo della Confagricoltura, Raffaella Di Leo di Italia Nostra, Gianbenedetto Ghiurmino delegato all'Ambiente del Comune di S. Mango Piemonte, Walter Iannotti, Rosachiara Cernuto, Silvana Rocco e l?Avv. Luca Tozzi di VAS Onlus. Saranno, inoltre, presenti WWF, Greenpeace, Legambiente, Coldiretti, CIA ed i rappresentanti di alcune aziende agricole e turistiche di particolare pregio del territorio quali il Caseificio Taverna Penta dell?Azienda Agricola Morese, imprenditori dell'olio DOP delle Colline Salernitane e della nocciola Giffoni IGP e titolari di Bed & Breakfast.
Roma, 19 maggio 2008
Ufficio Stampa VAS Onlus
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