'Repressione: processati per direttissima due attivisti per voler dormire dentro una macchina-rottame!'

6 maggio 2008 - Comitato per la difesa delle cave di Chiaiano
Il clima di criminalizzazione che si sta stendendo intorno alla protesta di Chiaiano ha cominciato a dare i suoi frutti! Nella notte due attivisti del comitato civico e del centro sociale Insurgencia sono stati fermati è arrestati dai carabinieri di Marano in seguito a un episodio incredibile! Insieme ad altre persone stavano spostando a spinta un auto visiblmente rottamata e abbandonata, con le ruote sgonfie e ferma dal 2005. Ne era stato chiesto l'utilizzo ad uno dei proprietari come rifugio notturno per il nuovo presidio antidiscarica che si stava costituendo proprio sul luogo, nei pressi dell'Ospedale Monaldi ai Camaldoli. Le terre intorno, infatti, sono state temporaneamente espropriate per realizzare i carotaggi e costruire una via d'accesso alla cava dove si vuole fare la megadiscarica. I carabinieri hanno fermato i due attivisti, non hanno voluto ascoltare spiegazioni, hanno puntato loro in faccia le pistole (!) e li hanno tratti in arresto con l'accusa di 'furto (di un rottame!) e resistenza a pubblico ufficiale'. Stamattina il processo per direttissima, in cui uno degli stessi proprietari del rottame è venuto a testimoniare in favore dei fermati e a chiarire l'equivoco. Malgrado questo i due attivisti hanno preso condanne a 4 e 6 mesi (ovviamente pena sospesa perchè del tutto incensurati). Riteniamo questa vicenda figlia del clima da caccia alle streghe nei confronti della protesta di Chiaiano, le cui importanti ragioni sembrano improvvisamente scomparse! In piazza in questi giorni ci sono stati centinaia di giovani e di cittadini, di comitati, reti, associazioni, centri sociali. Il motivo per cui tante realtà anche disomogenee si sono mobilitate è quello di reagire all'ennesimo ricatto, all'ennesima assurdità che deve coprire la speculazione e i fallimenti istituzionali. Una megadiscarica nell'unico polmone verde della città, dimenticando gli sversamenti abusivi che già il quartiere ha dovuto subire in molte delle cave. Mentre niente si muove sul terreno della riduzione reale della produzione di rifiuti!

 

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