Diossina: disco verde alla sorveglianza

La Giunta regionale della Campania ha approvato le linee guida per la redazione del piano di sorveglianza sulla contaminazione da diossine. Il piano sarà redatto dagli Uffici competenti, in collaborazione con l'Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare (Orsa), l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici e l'Arpac.
13 novembre 2007 - Giunta Regionale della Campania

La Giunta regionale della Campania, su proposta degli Assessori all'Agricoltura Andrea Cozzolino, alla Sanità Angelo Montemarano e all'Ambiente Luigi Nocera ha approvato le linee guida per la redazione del piano di sorveglianza sulla contaminazione da diossine. Il provvedimento, si realizza un coordinamento delle attività tra i vari assessorati interessati per eventuali interventi da adottare per prevenire il rischio di contaminazione. Il piano sarà redatto dagli Uffici competenti, in collaborazione con l'Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare (Orsa), l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici e l'Arpac. La Giunta ha stabilito che il piano dovrà essere adottato entro 30 giorni. La delibera stabilisce le attività che dovranno essere svolte dai settori di competenza in collaborazione con le Asl. La Campania diventa la prima regione d'Italia nella quale le strutture dell'Ambiente, della Sanità e dell'Agricoltura costruiscono un intervento comune e condiviso per combattere i rischi di contaminazione da diossine”.

La Campania diventa la prima regione d'Italia nella quale le strutture dell'Ambiente, della Sanità e dell'Agricoltura costruiscono un intervento comune e condiviso per combattere i rischi di contaminazione da diossine
“Dopo l'inaugurazione avvenuta giovedì del Centro Regionale dei Siti Contaminati dell'Arpac - sottolineano gli Assessori Cozzolino, Montemarano e Nocera - con questa delibera facciamo un ulteriore passo avanti sul terreno dell'iniziativa per fronteggiare tutte le fonti di inquinamento e garantire una sempre più alta qualità dell'ambiente e dei prodotti alimentari.
La delibera stabilisce che nelle more della completa dotazione dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale del mezzogiorno delle risorse necessarie per l'allestimento e l'attivazione di un laboratorio per l'esecuzione delle analisi sugli alimenti e mangimi per la ricerca delle diossine e dei bifenili policlorurati (Pcb) venga utilizzato, in via prioritaria e ove adeguato, anche per le analisi sugli alimenti e mangimi per la ricerca delle diossine e dei bifenili policlorurati (Pcb), il laboratorio diossine istituito recentemente presso il Centro regionale Siti contaminati dell’Arpac. Sono inolktre revocate le delibere regionali n. 932 del 07 marzo del 2003 e n. 1360 del 04 aprile del 2003;

La contaminazione

Risale al 2001 la comparsa per la prima volta, del problema della contaminazione da diossine delle produzioni zootecniche in Campania nel corso dell'attuazione del Piano Nazionale Residui, allorquando in due campioni di latte ovino si evidenziò la presenza di diossine in quantità superiori ai limiti massimi consentiti;
In conseguenza di tali riscontri analitici l'Assessorato Regionale alla Sanità predispose un'attività di monitoraggio che prevedeva l'esame di ulteriori campioni di latte prodotto dalle greggi presenti nelle aree interessate che confermò la presenza di diossine oltre i limiti consentiti.

Il decreto del 2003

Successivamente all'adozione del Piano sopra citato, fu approvato il decreto leggen. 192 del 2003 convertito con modificazioni nella legge 24.9.2003, n. 268, che ha istituito un regime di aiuti per gli allevamenti interessati dal fenomeno e ha incaricato l'Apat , dotandola delle necessarie risorse finanziarie, di svolgere una campagna di indagine e monitoraggio, al fine di definire il livello di contaminazione del territorio regionale;
Gli esiti della predetta campagna di monitoraggio, riportati nel rapporto Apat del giugno 2007, evidenziano in Regione Campania una contaminazione diffusa, da diossine e sostanze diossino-simili, la cui entità non si discosta, tuttavia, da quella che caratterizza il territorio nazionale ed il contesto territoriale europeo, ed è tale da escludere la presenza di significative aree di concentrazione di diossine, in grado di determinare una condizione di emergenza ambientale, identificando invece una possibile condizione di inquinamento da ricondurre al traffico veicolare alimentato con benzine e gasoli e la combustione di oli.
L'esito delle indagini sulle matrici biologiche (latte e derivati) attuate dai Servizi Sanitari hanno continuato ad evidenziare un fenomeno di contaminazione delle aziende zootecniche in contrasto con le risultanze delle analisi ambientali.
Il contrasto tra i dati ambientali e quelli biologici può essere ricondotto ad una condizione di contaminazione di “tipo puntuale” per aree limitate, non dotata di continuità, che per natura sfugge ad una indagine di tipo reticolare condotta in maniera uniforme sul territorio regionale campano, in assenza di una condizione ambientale di emergenza territoriale.

L’accordo quadro del 2007

La Giunta regionale con delibera n. 155 del 9 febbraio 2007 ha approvato uno schema di Accordo quadro con la provincia di Benevento per sviluppare attraverso il Marsec il settore dell'alta tecnologia tramite rilevazione satelittare, potenziando i livelli di sicurezza del territorio.
Nell'ambito del suddetto Accordo quadro è stato previsto il progetto per il monitoraggio ambientale delle aree critiche del territorio mediante immagini e dati di sensori satellitari evoluti (Matisse).

Sicurezza alimentare

La Giunta regionale con delibera n. 1292 del 17 luglio scorso ha istituito, presso la Sezione provinciale di Caserta dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici, l'osservatorio regionale per la Sicurezza alimentare (Orsa) cui, tra gli altri, è affidato il compito di sviluppare, per conto dell'Assessorato alla Sanità, programmi di monitoraggio e sorveglianza della sicurezza alimentare. E’ stato previsto che presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici l'allestimento e l'attivazione di un laboratorio regionale per la ricerca di diossine e dei bifenili policlorurati (Pcb) negli alimenti e nei mangimi.
E’ stabilito, inoltre, di rinviare alla proposta di bilancio per l'esercizio finanziario 2008 per la dotazione all'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno delle risorse necessarie per l'allestimento e l'attivazione di un laboratorio per l'esecuzione delle analisi sugli alimenti e mangimi per la ricerca delle diossine e dei bifenili policlorurati (Pcb).

Le sinergie tra Sanità e Ambiente

Ai Servizi Veterinari vengono affidati:


  1. l'attuazione dei controlli su alimenti di origine animale e alimenti zootecnici;
  2. il controllo analitico del latte di massa, con frequenza trimestrale;
  3. il controllo sull'igiene dei mangimi da parte dei conduttori delle aziende zootecniche a vocazione lattifera;
  4. la messa in atto di programmi di formazione sulle buone pratiche agricole;
  5. l'attuazione di un programma di campionamento;
  6. l'allertamento immediato dell'Arpac, nel caso di riscontrate positività non conformi, per la tempestiva analisi delle matrici ambientali circostanti il focolaio individuato.

Al Settore Ambiente vengono affidate:


  1. campagne standard di monitoraggio delle matrici ambientali;
  2. campagne straordinarie in presenza di eventi quali gli incendi boschivi, di rifiuti e di materiali tossici. Eventuali riscontri positivi registrati dall'Assessorato all'Ambiente per concentrazioni non conformi superiori ai livelli consentiti avvieranno un'azione sinergica con i Servizi Veterinari per la contestuale verifica sulle matrici biologiche degli allevamenti interessati.

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