Comunicato alla cittadinanza di Acerra
Il Prefetto di Napoli, Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti, in data 12 Luglio 2007 ha convocato in Prefettura alcuni rappresentanti dei comitati civici di Acerra, ai quali ha comunicato le seguenti linee guida del suo Commissariato: necessità di migliorare i rapporti con le popolazioni direttamente coinvolte, impegno della Regione per la bonifica dei Regi Lagni fino alla rimozione dei rifiuti tossici, bonifica delle discariche ( anche di quelle sequestrate), necessità di un serio controllo del territorio, valutazioni della possibilità di usare le aree dei CDR per il compostaggio. Il Prefetto ha altresì manifestato la volontà di convocare tutti i Sindaci campani per un confronto costruttivo sulla raccolta differenziata, nonchè di costituire una nuova Commissione tecnico scientifica di alto profilo, aggiuntiva, per una disamina delle vicende inerenti l’inceneritore. Ha poi approvato la richiesta della valutazione di impatto sanitario ( VIS ) impegnandosi ad interpellare direttamente il Ministro della Salute, mentre un rappresentante regionale ha auspicato la partecipazione di Acerra alla elaborazione del nuovo Piano dei rifiuti.
Dopo tali apprezzabili affermazioni il Prefetto, impegnatosi alla rimozione dei rifiuti dalle aree di stoccaggio di Acerra in tempi brevi, ha espresso grande preoccupazione per l’emergenza mai terminata e facendo presagire altri possibili dolorosi momenti per la nostra comunità, ha ipotizzato, in caso di ulteriore “ sofferenza” di dover trasferire nuovamente i rifiuti anche nell’area di stoccaggio del Pantano per poco tempo e per piccole quantità, nel periodo che precede l’avvio della discarica di Macchia Soprana a Serre prevista per il 5 Settembre.
I rappresentanti dei comitati hanno manifestato sbigottimento e totale dissenso .
Non è democratico, non è umano chiedere alla nostra città di sottostare ad altre dannose imposizioni. Acerra sta già pagando un prezzo elevatissimo per insensate criminali scelte; il nostro non è il paese dei vinti ma dei mortificati nei loro diritti. Sversare altri rifiuti sul suolo acerrano equivale ad infierire su una conclamata condizione di disastro ambientale riconosciuta con decreto del Presidente del Consiglio. Al nostro avvelenamento hanno contribuito in tanti ( Montefibre, Sogetel, Alfa Romeo, i rifiuti tossici sversati dalle ecomafie, il velenoso percolato che cola da aree di stoccaggio non idonee...).
Così è stata messa in ginocchio la nostra salute ( malformazioni congenite spaventosamente in aumento, mortalità da cancro sempre più raggelante, aborti spontanei, infertilità), la nostra eccellente agricoltura, le preziose risorse idriche, la piccola e media imprenditoria, il commercio. Intanto incombe su di noi anche la costruzione del megainceneritore ( da 750.000 t/anno di rifiuti contro le 90.000 dell’inceneritore di Vienna), che noi fermamente rifiutiamo perchè risponde ad una logica irresponsabile, superata e ingannevole imposta da una potente struttura economico-impiantistica.
Tutto ciò reclama giustizia. Acerra attende l’avvio concreto ed immediato della legittima richiesta di TUTELA della SALUTE attraverso la valutazione di impatto sanitario e conseguenti provvedimenti.
Gli acerrani hanno il dovere di salvare i propri figli e lo faranno appellandosi alla Costituzione, che definisce irrinunciabile il diritto alla Salute.
Il comitato Donne del 29 Agosto
Il comitato contro il Megainceneritore
Rete Nazionale Rifiuti Zero