Lettera aperta agli organi di informazione

Un Martire che non fa notizia

18 maggio 2009 - Gaetano De Simone (PRO.G.RE.DI.RE di Territorio "Carmine Iuorio" Rifiuti Zero - ONLUS)

Il 20 maggio prossimo si terrà la prima udienza della causa relativa alla riesumazione della salma di Carmine Iuorio, richiesta dai famigliari della vittima per appurare eventuali responsabilità vista la mancata presenza di un presidio permanente di soccorso a tutela dei manifestanti.  Il giovane è deceduto all'ospedale di Eboli alle 0.45 del 23 febbraio 2005, a seguito di blocco cardio-respiratorio avvenuto durante l'occupazione autostradale della Salerno-Reggio Calabria, svincolo di Campagna, nelle due direzioni. Quella notte centinaia di cittadini stavano affrontando all'aperto i rigori dell'inverno per difendere il territorio minacciato dall'insediamento di una mega-discarica da insediare in località Basso dell'Olmo; una zona protetta da vincoli ambientali e fondamentale per l'economia di tutto il comprensorio dell'alto-basso e medio Sele e degli Alburni e Picentini. Nessuna ambulanza a disposizione nelle ore notturne in seguito a provvedimento di tolleranza zero verso chi stava bloccando il flusso di veicoli e di fatto isolando due tratti della Penisola.. A distanza di 4 anni rimangono numerosi interrogativi. Napoli e la Campania sono state oggetto di infiniti articoli, servizi e polemiche. In tutto il mondo si è parlato di montagne di rifiuti, di Acerra, Serre, Chiaiano e Savignano. Perché il silenzio su Basso dell'Olmo? Perché notizie solo a livello locale? L'imbuto del sud Italia verso l'Europa bloccato da anziani, bambini, amministratori, padri, figli, mentre i mezzi di informazione nazionale parlavano soprattutto di neve e ghiaccio sull'autostrada, così giustificando il traffico dirottato sull'arteria adriatica. Perché tutto il circo mediatico è stato impegnato a tratteggiare il disastro campano dimenticando la vittima della lotta: Carmine Iuorio? Perché Carmine è arrivato in ospedale, quasi morente, trasportato in auto, senza soccorso medico, mentre nessuno ha messo in evidenza che forse, se soccorso prima sul posto, avrebbe potuto salvarsi? Il dubbio rimane e la famiglia continua a cercare la verità, ma è una ricerca solitaria che sembra non interessare gli organi di informazione, né la classe politica. Carmine è stato dimenticato e con lui è stata rimosso il ricordo di uno dei momenti determinanti della lotta campana contro inceneritori e discariche, infatti, sconfitti i comitati e sciolto il presidio autostradale è stato definitivamente aperto il primo sito. Rotto il fronte anti-discarica, sfaldata la solidarietà tra diversi Comuni dell'area, a discapito delle popolazioni e su pressione di diversi poteri forti, è iniziata la sequenza di provvedimenti che hanno permesso di condurre l'emergenza campana, sversando in Basso dell'Olmo (Campagna) e Macchia Soprana (Serre), sino al completamento dell'inceneritore di Acerra attraverso l'apertura di nuove discariche e il conseguente inquinamento da rifiuti e da stoccaggio di ecoballe. Un crescente continuo, sino a che oggi non bastano più discariche e mega-incenerirìtore, ma dovremo accettare altri 4 impianti di combustione dei rifiuti distribuiti su tutta la regione.

La comunicazione di massa sembra essere il principale responsabile della deformazione di alcuni di questi eventi, ma dovremmo chiederci se parte della lotta dei movimenti non sia stata, invece, erosa ed utilizzata, svilendone forza, significato ed idealità, da un asse traversale tra politica, informazione ed intrattenimento populista delle piazze. Di Pietro, Travaglio e Beppe Grillo sono riusciti contemporaneamente, a farsi rappresentanti della voglia di ordine, dell'ansia da deficit di democrazia e di molti tra coloro che si sono impegnati per la tutela della salute e dell'ambiente costituendo reti di comitati che oggi non trovano un comune denominatore e portano il frutto dei loro approfondimenti e del loro impegno alla "corte" di chi non ha mai rappresentato le ragioni più profonde e le strategie più coerenti e non ha neppure mai attraversato quel tratto del Sele dove Carmine ha concluso la sua esistenza..

Il migliore omaggio a Carmine, oggi, potrebbe arrivare da una nuova autonomia delle popolazioni e da una ritrovata capacità di rappresentare se stesse e i propri bisogni senza far capo a guru ed attori.

Forse ci potremmo accorgere che della lotta di Basso dell'Olmo, condotta per difendere legalità e diritti costituzionali in campo ambientale, restano la morte di Carmine ed un processo a carico di 292 persone imputate "per aver bloccato la Salerno Reggio e aver messo in pericolo l'incolumità fisica di centinaia di persone", come se manifestare, oggi, diventasse equivalente a commettere reato.

Gaetano De Simone

Presidente  PRO.G.RE.DI.RE di Territorio "Carmine Iuorio" Rifiuti Zero - ONLUS
(all'epoca dei fatti citati, eletto portavoce unico dei Comitati di Lotta contro la discarica della morte di Basso dell'Olmo - Campagna - Salerno) - progredireterritorio@tiscali.it

 

Powered by PhPeace 2.6.4