A norma (per legge) le ecoballe campane
L'agenzia AGI riferisce che una ordinanza, firmata dal presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi lo scorso 20 febbraio e pubblicata dalla Gazzetta ufficiale, consentirebbe che le ex-ecoballe, cioè la parte di rifiuti triturata ed imballata senza alcun criterio dagli impianti malfunzionanti di CDR campani, declassate perche' troppo 'umide' rispetto ai requisiti previsti dalla normativa, potranno essere smaltite bruciandole nel termovalorizzatore di Acerra.
Rammentiamo che il CDR prodotto negli stabilimenti realizzati in Campania, non rispondesse al minimo delle specifiche tecniche previste dalla normativa, per quanto riguarda sia l'insufficiente potere calorico, sia la presenza di sostanze inadatte all'incenerimento.
Nell'articolo 4 del decreto si legge che "è' autorizzato il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contraddistinti dai codici Cer 191212, 190501 e 190503 presso detto impianto assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati nel provvedimento di autorizzazione".
I codici citati - riferisce l'AGI - corrispondono alle eco-balle prodotte, che presentino un potere calorico differente da quello fissato per legge per uno smaltimento in inceneritore, nonchè alla frazione organica stabilizzata ed al compost che rilievi e indagini hanno stabilito pure essere fuori parametri.
La scandalosa decisione sembra essere in linea con quanto affermato a suo tempo dall'amministratore delegato di Impregilo, la società tristemente nota per le vicende giudiziare campane sul ciclo integrato rifiuti: modificare la normativa sul CDR e rendere finalmente utilizzabili, come combustibile, le «ecoballe» stoccate.