Comunicato Stampa

Audizione delle associazioni alla commissione ambiente del consiglio comunale di Napoli sul piano per la raccolta differenziata
26 febbraio 2008 - Rete Campana Salute e Ambiente

La Rete Campana Salute e Ambiente ha partecipato all’audizione delle associazioni e dei movimenti indetto dal presidente del consiglio comunale di Napoli presso la commissione ambiente, svoltosi oggi, martedì 26 febbraio, alle ore 12, presso la sede di via Verdi; l’incontro aveva ad oggetto il recepimento di contributi per il piano della raccolta differenziata, che verrà portato in consiglio comunale il 4 marzo.
Erano presenti le numerose realtà che lottano a fianco delle popolazioni campane per un diverso sistema di gestione dei rifiuti (Comitati campani, WWF, Amici di Beppe Grillo, Comitato Allarme Rifiuti Tossici, Movimenti dei disoccupati, Rete Lilliput, Assise di Palazzo Marigliano, etc.).
Tutte le associazioni e i movimenti si sono ritrovate concordi nel giudicare questo incontro tardivo ed assolutamente inefficace per stabilire un effettivo percorso partecipativo, come invece prevedono le direttive comunitarie e le leggi nazionali in materia; hanno quindi avanzato una comune richiesta al presidente Impegno per poter consultare la proposta di giunta ed avanzare osservazioni puntuali prima che la stessa sia posta in discussione in consiglio comunale. Il presidente della Commissione Ambiente, Migliaccio, preso atto della richiesta, ha garantito che la proposta di piano sara consegnata alle associazioni giovedì 28, dopo la presentazione della stessa in Commissione Ambiente, e che le associazioni potranno avanzare osservazioni e proposte di modifica entro lunedì 3 marzo.
La Rete Campana Salute ed Ambiente, che aderisce alla Rete Nazionale Rifiuti Zero, ha ribadito la necessità di adottare immediatamente un programma di azioni concrete fondato sulla riduzione dei rifiuti, il riciclo delle sostanze, il recupero degli oggetti ed il compostaggio della materia organica. La Rete, ribadendo che il ricorso agli inceneritori è inutile, antieconomico e dannoso per la salute e l’ambiente, ha chiesto il blocco dei lavori dell’inceneritore di Acerra e la trasformazione degli attuali impianti di CDR in impianti di Trattamento Meccanico-Biologico.
La Rete ritiene necessario che, preliminarmente alla raccolta differenziata, il comune di Napoli debba adottare misure d’emergenza per la riduzione dei rifiuti (come delle ordinanze sindacali che vietino per 6 mesi la vendita di contenitori monouso ed acqua in bottiglie di plastica, nonché obblighino la grande distribuzione commerciale a raccogliere gli imballaggi dagli acquirenti).
La Rete, in relazione allla raccolta differenziata, ritiene che, alla luce delle esperienze nazionali e di altri paesi, l’unico sistema di raccolta che consenta di rispettare gli obblighi di legge ed arrivare al 50% di materiale differenziato entro un anno sia quello domiciliare per numero civico (cosiddetto “porta a porta”); prevedendo immediatamente la separazione del rifiuto secco da quello umido e provvedendo successivamente ad una articolazione della differenziazione (carta, plastica, vetro, organico per il compostaggio, etc.). Occorre inoltre disporre sconti consistenti sulla TARSU e sulla TIA ai cittadini che effettuano la raccolta, in misura proporzionale al rifiuto differenziato.

La Rete sottolinea che il sistema di raccolta domiciliare, i cui costi sono minori di quella effettuata con i cassonetti in strada, ha benefici effetti sul piano occupazionale; appoggia quindi la vertenza che i disoccupati aderenti al progetto ISOLA stanno conducendo per essere impiegati nella raccolta differenziata porta a porta.
La Rete ritiene che l’unica garanzia per avviare effettivamente la raccolta sia la partecipazione ed il controllo dei cittadini su tutte le fasi del ciclo: occorre dunque che ogni livello di governo istituzionale (Comune, ASIA, Municipalità, Provincia, Regione,..) cooperi con i comitati civici per l’avvio e la gestione della raccolta e che tutte le informazioni relative (dai quantitativi raccolti agli impianti dove il materiale differenziato viene conferito per il recupero) siano pubblici e verificabili.
La Rete ha ribadito che, per rendere utile la raccolta differenziata, è necessario avviare subito la realizzazione di tutti gli impianti necessari per stoccare e trattare i materiali raccolti, dalle isole ecologiche agli impianti di compostaggio per il recupero della frazione organica.

Rete Campana Salute ed Ambiente

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