Rifiuti Tossici regolarmente bruciati ad Aversa

Raccolte da Amedeo Cecere le grida di aiuto di vari cittadini esasperati per i miasmi nauseabondi provenienti dalla zona vicina all'ippodromo.
Il problema dei roghi dei rifiuti speciali, denunciato da molti residenti, riconferma la piaga tipicamente campana ignorata dalle amministrazioni, mentre viene creata ad arte una finta emergenza che riguarderebbe esclusivamente i rifiuti ordinari.

Da ormai oltre 20 anni scaltri imprenditori, con l'aiuto della malavita locale, smaltiscono scarti delle loro lavorazioni o resti dei materiali impiegati semplicemente facendoli abbandonare per stradine o in aperta campagna  e ancor peggio appiccandovi il fuoco.
Il motivo di tutto questo, ancora una volta, prima che ad un'assoluta assenza di sensibilità è legato al denaro che si risparmia evitando di pagare ditte specializzate nello smaltimento legale dei rifiuti speciali.

Ad Aversa c'è in particolare una ragazza che sta morendo di tumore perché da anni bruciano rifiuti tossici nella campagna di fronte a casa sua, a fianco di un centro ippico, “La Fuertezza - Villa Etoile”. Si bruciano sostanze chimiche, scarti della lavorazione delle pelli, plastiche varie, ecc.
I cittadini respirano continuamente aria tossica, che il vento porta su Aversa.
Inoltre le enormi quantità di diossina sprigionata si deposita su tutti i campi circostanti, che producono frutta e verdura che poi viene venduta dai fruttivendoli di tutto l’Agro Aversano.

Ci scrivono i cittadini del luogo: "In questi anni abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica, abbiamo chiamato i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco.  NULLA E’ ACCADUTO !
Ci fanno ridere quelli che, da fuori della Campania, dicono e scrivono che la colpa dei rifiuti è dei cittadini che non si ribellano. NOI CI SIAMO RIBELLATI !  E nulla è accaduto."