Comunicato Stampa su Chiaiano
Il Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania condanna con fermezza le azioni di prevaricazione ed intimidazione con le quali oggi si è proceduto al fermo dell'ex-Sindaco di Marano, Mauro Bertini, attivista del comitato contro la discarica di Chiaiano.
Questa mattina, all'arrivo dei camion dell'esercito carichi di brecciame, diretti al presidio militare presso il sito, un gruppo di cittadini aveva attuato un blocco pacifico del transito. Finito l'atto dimostrativo, Mauro Bertini è stato chiamato in disparte con una scusa, salvo poi essere caricato in auto a sorpresa e portato via ad opera del commissariato di Scampia, che ne ha eseguito il fermo con l'accusa di interruzione di pubblico servizio.
Giusto ieri era stato attuato uno show mediatico da parte della Protezione Civile, nel quale alcuni giornalisti erano stati condotti nella cava militarizzata, facendoli passare per un gruppo di tecnici, pur essendo l'accesso alla stessa riservato solo a figure istituzionali. Nel contempo ai cittadini del luogo, con la motivazione dell'occupazione militare del sito, veniva ancora una volta impedito il diritto a visionare lo stato dei lavori. Inoltre al deputato Franco Barbato veniva negato l'ingresso al sito, nonostante i parlamentari possano regolarmente accedere per ispezioni ai luoghi militarizzati presenti sul territorio italiano.
Ancora una volta Chiaiano rappresenta dunque l'emblema di una caduta di democrazia nella quale con leggi speciali si procede alla devastazione ambientale di interi territori regionali, come Savignano Irpino e Sant'Arcangelo Trimonte, in violazione delle più elementari norme di tutela ambientale, ignorando oltretutto il diritto alla salute dei cittadini e sospendendo, tramite la negazione di qualsiasi principio di legalità, il diritto degli stessi alla partecipazione democratica ed alla condivisione delle scelte pubbliche.
Ad un Commissario Straordinario che continua a parlare di "proteste senza proposta" ricordiamo ancora una volta che l'avvio su scala regionale della raccolta differenziata che non sia solo di pura facciata; la riapertura immediata degli impianti di compostaggio già esistenti e bloccati da mesi; la riconversione infine degli attuali impianti di CDR in veri impianti di Trattamento Meccanico Biologico, ad un costo stimato inferiore all'allestimento di una sola delle svariate discariche previste per la Campania dal decreto 90, sono tutte soluzioni semplici e a portata di mano.
Esse, non favorendo le lobby politico-finanziarie, di cui il Commissario è autorevole portavoce, che spingono per riempire la regione di inceneritori e megadiscariche, consentirebbero piuttosto di risolvere tempestivamente la cosiddetta "emergenza rifiuti", un'emergenza costruita ad arte solo per favorire interessi molto lontani dalle reali esigenze dei cittadini campani.
CO.RE.ri
Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania
http://www.rifiuticampania.org