Comunicato Stampa
Ci sono volute sette ore di occupazione della sede centrale dell'ARPAC, in via Don Bosco, (dalle 10.00 del mattino alle ore 15.00) da parte di una cinquantina di attivisti e cittadini del quartiere Gianturco, per poter avere una documentazione che dovrebbe invece essere assolutamente trasparente!
Le motivazioni dell'occupazione sono legate alla contestazione del ruolo subalterno dell'ARPAC (Che dovrebbe tutelare ambiente e salute) rispetto alle scelte del Commissariato e non solo su Gianturco. In particolare contestiamo i troppi silenzi e omissioni, e chiediamo finalmente di avere la documentazione prodotta dall'ENTE sulla scelta del sito di stoccaggio nella Manifattura Tabacchi.
I documenti sono stati ottenuti tramite la richiesta formale di due consiglieri municipali, ma non prima di aver visto addirittura la celere schierarsi e aver subito minacce di sgombero violento... Inizialmente volevano darceli entro...30 giorni!
Dalla documentazione integrale dell'ARPAC, emergono alcune cose che in precedenza erano state dette solo verbalmente:
- E' assente ogni parere sulla presenza di amianto nella Manifattura! Quindi chiediamo da quale fonte il Commissario De Gennaro tra le sue valutazioni e se si riferiscono solo al piazzale dove devono essere stoccate le ecoballe o anche ai capannoni limitrofi, dove la bonifica è stata visibilmente lasciata a metà.
- Viene sollevata la questione della presenza di una falda acquifera superficiale ma non se ne trae alcuna conseguenza! Gli stessi tecnici addetti ai carotaggi hanno candidamente ammesso che non ci sono laboratori Arpac per la diossina e che le analisi verranno fatte a Brescia con tempi non inferiori ad un mese
- Dopo che è emersa l'inagibilità dei capannoni, l'Arpac da parere favorevole per l'utilizzo dello spiazzo esclusivamente per rifiuto secco e inerte, viste le caratteristiche dei luoghi e la vicinanza all'abitato. Ci chiediamo come questo sia compatibile con il fatto evidenziato dalla magistratura e ammesso anche dal Commissariato, che le ecoballe non sono a norma, non sono inerti, e anzi verrebbero stoccate a Gianturco in attesa di essere inertizzate! L'Arpac fa finta di non saperlo, come nel gioco delle tre scimmiette...
Domani porteremo questa documentazione e le relative riflessioni alla Procura della Repubblica per aggiungerle all'esposto già presentato.
Chi tutela i cittadini?
Per il momento in Campania bisogna fare da soli..
Comitato Salute e Ambiente Napoli Est
Rete Campana Salute e Ambiente