Comunicato Stampa
Stamani alcune decine di persone del Comitato "Salute e Ambiente" di Napoli Est ha invaso l'ASL di piazza Nazionale. Poi una delegazione è andata a incontrare un responsabile dell'ARPAC.
I motivi sono l'assoluta mancanza di trasparenza degli organi preposti in merito alle valutazioni sul rischio ambientale costituito da 39.000 sedicenti "ecoballe" che si vogliono depositare in mezzo al quartiere Gianturco (Nell'area della ex-Manifattura tabacchi).
Infatti l'unica cosa che si sà è che "sono stati acquisiti i pareri favorevoli" e che secondo il Commissario De Gennaro "non c'è amianto"...!
Ricordiamo infatti che il comitato ha presentato un'esposto alla Procura sui gravi rischi di danni ambientali derivanti dal pericolo dell'inquinamento da amianto sugli stessi rifiuti, dalla falda acquifera superficiale e dalla prossimità col centro abitato (l'esposto e la documentazione allegata è scaricabile da ftp://ftp.radiolina.info/insutv).
Il responsabile ARPAC ha dichiarato:
- Che il loro parere sull'assenza di amianto riguarda solo il piazzale dove vogliono mettere le ecoballe e non gli edifici circostanti della Manifattura Tabacchi... Quindi le dichiarazioni di De Gennaro sono scorrette! Secondo l'Arpac se qualcuno movimenta l'amianto e si inquinano i rifiuti è un problema suo.. (e dei cittadini aggiungiamo noi!)
- Che viste le condizioni geomorfologiche e la prossimità all'abitato è stato negato il parere favorevole ai rifiuti normali ed è stato dato solo per le "ecoballe" rigorosamente inerti.
Noi abbiamo fatto notare che secondo le inchieste della Magistratura le ecoballe non sono per niente inerti o a norma (sono "monnezza" impacchettata) e che lo stesso capo di gabinetto di De Gennaro ha affermato che verranno stoccate a Gianturco in attesa di essere poi "inertizzate"...
Abbiamo quindi chiesto di prendere possesso della documentazione per consegnarla ai magistrati, ma non ci è stata data (bisogna ricorrere alla norma sulla trasparenza ma ci possono volere mesi...). A Gianturco intanto abbiamo intercettato gli stessi tecnici Arpac che stavano facendo i carotaggi del suolo, ma hanno chiaramente ammesso che l'Arpac non dispone di un suo laboratorio per analisi di diossina e di amianto, che tutto viene spedito a società private a Brescia e che potrebbero volerci dei mesi. Intanto però il disastro avanza... E a noi non resta che la protesta!
Comitato Salute e Ambiente Napoli Est