Assemblea pubblica a Sant’Arcangelo Trimonte
Il Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, a seguito del prevedibile dissesto che ha interessato il perimetro della mega-discarica di Sant'Arcangelo Trimonte, promuove oggi, in accordo col CO.DI.S.AM, un'assemblea pubblica, per sottolineare le scelte scellerate dell'esecutivo in maniera ambientale, tese a forzare una soluzione della cosiddetta emergenza rifiuti campana, basata su inceneritori e mega-discariche, che non tiene alcun conto della conoscenza delle caratteristiche geologiche del territorio campano e più in generale della salute pubblica.
Con la semplice imposizione di un decreto si potranno anche sovvertire le norme che regolano il diritto dei cittadini campani alla tutela della propria salute e quello alla partecipazione nella definizione di scelte amministrative d'interesse pubblico, ma è molto più difficile stravolgere le leggi della natura, come si è tentato in questi mesi, definendo, senza alcun criterio scientifico basato sullo studio preventivo, quali fossero i territori campani da adibire a insalubri mega-sversatoi di rifiuto indifferenziato.
Il Coordinamento Regionale ha più volte evidenziato come l'emergenza rifiuti campana sia null'altro che una finta emergenza, creata ad arte per favorire gli interessi dei grandi potentati finanziari, con la conseguenza di mortificare ulteriormente un territorio già devastato da anni di indisturbati sversamenti illegali di rifiuti tossici.
L'avvio di un ciclo rifiuti basato su raccolta differenziata porta a porta nell'intera regione, come richiesto a gran voce dai cittadini di tutte le province campane; la reingegnerizzazione dei sette impianti di CDR (sistematicamente sabotati) in impianti di Trattamento Meccanico Biologico, con costi che sarebbero pari ad un quinto di quelli della messa in opera della sola discarica di Sant'Arcangelo Trimonte; il recupero immediato degli impianti di compostaggio già disponibili e mai messi in esercizio; mostrerebbero d'incanto quanto questa famigerata emergenza duri da 14 anni esclusivamente per interessi economici che nulla hanno a che vedere con la tutela dei cittadini, del territorio e delle preziose economie agricole e pastorizie locali.
Intendiamo dunque ripartire con forza da Sant'Arcangelo Trimonte per sollecitare una nuova economia del rifiuto, che, sulla base di scelte ambientalmente compatibili, renda i cittadini campani consapevoli e partecipi delle scelte che riguardano il proprio territorio e più in generale i beni comuni.