Berlusconi a Napoli: quello che i giornali non mostrano
Guardate cose è avvenuto a Napoli in Via Roma, in occasione del consiglio dei ministri di Venerdì 18 Luglio.
Le donne in lutto, sfilano con un corteo silenzioso lungo Via Roma, per protestare per l'apertura della discarica di Chiaiano, l'unico polmone verde della città, prossimo ad ospedali e centri abitati densamente popolati.
Sono circa trenta ma - affermano sul sito chiaianodiscarica - "dovevamo sembrare trentamila a giudicare dallo schieramento di forze dell’ordine messo insieme a vigilare su di noi."
Tutto liscio fino all’altezza di via Diaz, dove un consistente esercito di poliziotti con tanto di mitra spianati, le blocca. Comincia la protesta, perché nel frattempo la gente priva di cartelli viene fatta passare liberamente, fino a quando si raggiunge un accordo in base al quale le donne in lutto possono andare oltre, arrivando in prossimità della zona rossa di Piazza Trieste e Trento, purchè abbassino i manifesti (che pretesa!).
Il varco si apre ed un manifestante irritato prende il megafono e parla di Chiaiano e del diritto di manifestare... e succede il finimondo.
Un responsabile lo insulta (si sente molto bene "ci hai rotto il cazzo") e minaccia di portarlo dentro. Lo stesso responsabile, durante il primo blocco, si lamentava al cellulare con qualcuno perchè lo stavano riprendendo per la situazione paradossale.
Giunte a destinazione le donne si sdraiano per terra con una rosa sul petto, mentre a turno ciascuna interviene per spiegare la situazione di Chiaiano.
Siamo alle prime prove di regime. E' evidente che l'assurda richiesta di mettere giù i cartelli rappresenta l'esigenza che giornali e televisioni non prendano atto del seppur minimo accenno di dissenso. Che è un po' quello che si era visto in occasione del recente show ad Acerra, dove per ben due volte il premier aveva evitato di passare con l'auto davanti ai manifestanti.