Comunicato Stampa Udi

I rifiuti abbandonati per le strade della Campania, quelli che costituiscono l'impropriamente definita ennesima e più grave emergenza nel ciclo dello smaltimento, sono il risultato di una dissennata cultura dei consumi e della gestione dell'ambiente.
28 gennaio 2008 - Udi di Napoli

I rifiuti abbandonati per le strade della Campania, quelli che costituiscono l’impropriamente definita ennesima e più grave emergenza nel ciclo dello smaltimento, sono il risultato di una dissennata cultura dei consumi e della gestione dell’ambiente.
I commissariati che si sono avvicendati per la risoluzione “definitiva del problema” non hanno potuto che constatare il muro delle inefficienze, terreno di coltura per le infiltrazioni malavitose.
In questi giorni alle donne di Napoli viene chiesto di attivarsi sulla raccolta differenziata, ed è quello che molte da anni fanno, anche con grandi difficoltà e con nessuna sicurezza di fare una cosa per la quale siano state realmente predisposte le strutture necessarie.
Noi faremo la nostra parte, come sempre, e ci aspettiamo insieme alle azioni competenti una vera svolta, che sappiamo essere difficile e conflittuale, a fronte degli enormi interessi che hanno fatto della nostra regione lo sversatoio pluridecennale di scorie, veleni, pattume provenienti da tutto il paese.
Il riconoscimento della responsabilità nazionale, delle colpe collettive è presupposto d’ogni vera soluzione, non solo per la Campania, ma per tutto il paese che nel ciclo dei rifiuti ancora persegue politiche basate sul “buttare altrove”.
La Campania, il suo sottosuolo, è satura e noi donne ci rifiutiamo di avallare ogni soluzione che venga pagata nel presente e nel futuro dalle donne di Pianura, di Giugliano, di Villaricca o di qualsiasi altro sito cosiddetto provvisorio, vicino alle persone che già troppo hanno pagato la pubblica disinvoltura in merito alla salute dei cittadini. È ormai noto a tutti che la situazione attuale è sfociata di fatto in una falsa “alternativa obbligata”: riaprire le discariche già sature o trasformare le stesse città in sversatoi.
Di fronte alle cose di oggi c’è necessità di un impegno su più fronti, e noi faremo quella parte sulla quale tutti contano e che permette ogni altra scelta politica e di continuità civile: quella del gesto quotidiano consapevole . Faremo la nostra iniziativa : si chiama “spesa pulita”, e si propone di indurre la piccola e grande distribuzione a ridurre la produzione continua di scarti ed imballi, spesso di pari volume rispetto alla merce utile.
Partiamo da qui, domandandoci in che modo il commissariato intenda agire presso le direzioni delle grandi catene di supermercati e quelle della vendita dei cibi pronti, in continua espansione nel nostro territorio, per indurle a comportamenti consoni al contesto nel quale lucrano
Noi partiamo da qui, nell’intento pratico ed esemplare di quella che vorremmo essere la saggezza dei poteri, non a caso ancora tutti in mano maschile.

Udi di Napoli

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