Comunicato stampa di VAS sul ritiro di Veolia dalla gara per la gestione dell'inceneritore di Acerra
La favoletta degli inceneritori, mascherati da nomi altisonanti quale termovalorizzatori, che attraverso il fuoco risolvono tutti i nostri problemi tra cui l’emergenza rifiuti in Campania – hanno commentato il Presidente nazionale di VAS Guido Pollice ed il Responsabile nazionale rifiuti Walter Iannotti – non incanta più nessuno, neppure chi li costruisce e li gestisce. Se non venissero erogati più gli incentivi economici (CIP6) per la produzione di energia elettrica dalla combustione dei rifiuti – hanno aggiunto sempre Pollice e Iannotti – nel nostro paese gli inceneritori non li proporrebbe più nessuno, perché fortemente antieconomici e pericolosi per l’ambiente oltre che per la salute degli esseri viventi.
L’Associazione ambientalista VAS ha sempre ritenuto una scelta sbagliata quella di ricorrere a tecniche di smaltimento che prevedessero la combustione dei rifiuti urbani prediligendo, invece, via alternative quali una corretta politica di riduzione a monte di rifiuti ed imballaggi seguita da una raccolta differenziata spinta collegata ad una serie di rete di filiera del recupero e della valorizzazione quale ad esempio gli impianti di compostaggio ed infine un trattamento meccanico biologico. La combustione dei rifiuti mediante inceneritori/termovalorizzatori si conferma, per gli ambientalisti di VAS, una scelta sbagliata e fortemente antieconomica oltre che pericolosa.
E su queste conclusioni o almeno per quanto concerne l’aspetto economico pare sia giunta anche la multinazionale francese Veolia che ha rinunciato a partecipare al bando per la gestione dell’inceneritore di Acerra e per lo smaltimento dei rifiuti campania perché teme di non poter usufruire dei contributi economici CIP6.
In Regione Campania si è perso già troppo tempo – hanno affermato gli ambientalisti di VAS – nel voler rincorrere, a tutti i costi, esperienze pericolose e disastrose quali la teoria che col fuoco tutto si risolve, per non porre dei freni alle nostre frenetiche manie consumistiche abbinata ad una complessa e decennale emergenza rifiuti campana, caratterizzata dalla totale assenza di discariche controllate, una esigua filiera del riciclo adeguata al territorio nonché la completa assenza di impianti di compostaggio degni di questo nome. Serve, dunque, - ribadiscono gli ambientalisti – avviare una seria politica di riduzione dei rifiuti e l’avvio concreto di una rete capillare di recupero degli imballaggi che, categoricamente, dovranno essere in breve tempo tutti composti di materiale riciclabile. La raccolta differenziata, e che oggi il Commissario De Gennaro ama definire raccolta differenziata straordinaria costituisce – dichiarano gli ambientalisti – l’unica soluzione indolore praticabile che ci consente di ridurre ed alleggerire il nostro impatto negativo sull’ambiente ed ottenere rendimenti, in termini sia di recupero di materiali che energia, nettamente superiori a quelli consegui con l’incenerimento.
Si tratta di una alternativa – concludono gli ambientalisti – per nulla utopistica ma ben si concretamente percorribile, cosi come lo dimostrano i positivi risultati di sempre più comuni campani che raggiungono oltre 60% di raccolta differenziata.
Walter Iannotti
Responsabile nazionale rifiuti VAS Onlus
wiannotti@vasonline.it