Uno Scempio!
Non c’è altra parola per descrivere quello che il consorzio Geo Eco sta perpetrando nel territorio del comune di S.Tammaro, a ridosso di una zona già compromessa dalla presenza delle discariche chiuse nel raggio di appena sei chilometri: Parco Saurino, Casone, Pozzobianco, Frascale e Maruzzella.
Nella mattinata di oggi ci siamo recati in località Maruzzella, dove sorge questo fantomatico “sito di trasferenza temporaneo”, tanto voluto dall’amministrazione cittadina e da qualche politico forse economicamente interessato all’affare. Abbiamo trovato uno scenario raccapricciante: tonnellate e tonnellate di rifiuti “tal quale” lasciati a macerare senza nessun tipo di struttura secondo le norme previste.
Nessuna copertura alle montagne di rifiuti ormai già macerate, nessuna recinzione di protezione, nessun impianto di illuminazione, nessun canale atto a raccogliere il percolato, compattatori e macchinari per la produzione di balle in disuso e per finire nessuna forma di vigilanza. Una situazione tragica che mette in luce quale davvero sia l’obiettivo di chi da 13 anni con la “politica pro discariche” si sta arricchendo ai danni della salute di milioni di abitanti. Migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti che vengono solo spostati da una parte all’altra dei nostri territori compromettendo del tutto la possibile risoluzione al problema.
Siamo convinti che nonostante la situazione emergenziale che impone la raccolta dei rifiuti e l’apertura di siti provvisori, sia del tutto inaccettabile che si proceda senza alcuna misura di sicurezza e di protezione dell’ambiente. In questo modo si stanno compromettendo irrimediabilmente territori produttivi e comunque non distanti da zone abitate. Che tipo di servizio dichiara il Geo Eco per gestire questi siti? Che compenso percepisce? Quali sono gli standard minimi che da contratto dovrebbe garantire?
Inoltre anche il futuro impianto di compostaggio è diventato una discarica incontrollata a cielo aperto, compromettendo anche il futuro della raccolta differenziata: l’amministrazione comunale ci deve dire esattamente quali sono i tempi previsti per la chiusura dei lavori per il sito di compostaggio!
E’ un paradosso che per quest’area si spendano ben 2 milioni e 700 mila euro per la messa in sicurezza del sito senza che ce ne sia traccia e senza tener conto nè dell’impatto ambientale nè delle modalità di sversamento.
Tutto questo mentre i comuni del consorzio Geo Eco in primo luogo quello di Aversa si rifiutano di mettere in atto anche le più semplici misure che consentirebbero di ridurre da subito la produzione di rifiuti e di far partire una forma anche semplice, ma concreta, di raccolta differenziata.
Vogliamo che la raccolta differenziata non sia solamente il momento di popolarità per qualcuno nè che sia il contentino dato alla popolazione.
Vogliamo che la politica delle discariche non sia considerata la SOLUZIONE al problema ma semplicemente la causa principale dell’emergenza.
Siamo più che convinti del fatto che se non si inizia una seria riduzione a monte dei rifiuti, ed una nuova politica di gestione dei rifiuti l’emergenza è destinata a precipitare drammaticamente.
TanaLab
Partito dei Comunisti Italiani