Rifiuti: ma perché non facciamo come in Germania ?

Contenuto di una lettera inviata a Repubblica
29 giugno 2008 - Aldo Pappalepore

La ferma volontà trasversale della politica nazionale e locale sulla filiera mega-discariche ed inceneritori, la disinformazione dei media sui danni alla salute della suddetta filiera e sul grave avvelenamento del nostro ambiente determinato dai tanti rifiuti tossici presenti nelle discariche legali e non, l'emergenza democratica ed ambientale tendono a spingere in un angolo quei non  molti cittadini che ancora si battono per la salute delle persone in Campania, per il futuro dei nostri giovani,  per lo sviluppo della nostra regione.

Eppure la soluzione all'emergenza, oltre a quella a regime (le famose quattro R), ci sta, la si pratica in Germania da oltre dieci anni ed e' molto più conveniente dal punto di vista ambientale (non inquina), economico (costa di meno), temporale (richiede meno tempo per la realizzazione degli impianti), sociale (sarebbero d'accordo sia i cittadini che vivono in prossimità delle nuove-vecchie mega-discariche, che quelli che vivono in mezzo ai rifiuti......):

  • separazione secco-umido con raccolta porta a porta dell'umido;
  • trattamento dell'umido nei siti di compostaggio (con produzione di compost);
  • trattamento del secco negli impianti a freddo (TMB: trattamento meccanico biologico), con riciclo dei materiali ed inertizzazione dei residui.

Siti di compostaggio ed impianti TMB costano molto meno degli inceneritori e richiedono molto meno tempo per la loro realizzazione. Inoltre i TMB si possono ottenere facilmente attraverso una riconversione degli attuali CDR.

Ma allora, se c'è una soluzione più conveniente e praticabile (vedi Germania), perché non la si adotta? Perché il Commissariato e le Istituzioni Comunali e Regionali non rispondono nel merito a questa semplice domanda posta loro da tempo e da più parti? Perché la stampa locale ed il giornalismo democratico non spingono, insieme ai cittadini ed alle associazioni, sulle autorità preposte per argomentare seriamente e correttamente il perché di una scelta che appare non conveniente e dannosa per la collettività sì da incontrare giustamente una  forte opposizione sociale?

 

Aldo Pappalepore

 

 

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