Processo Bassolino

Seduta di Giovedì 12 novembre 2009
13 novembre 2009 - Vega Colonnese

Sono arrivata al processo alle 10:00 e ho trovato una bellissima sorpresa, c'erano: Valentina D'Amico de "Il fatto quotidiano" e il "Sole 24 Ore", Vincezo Iurillo de "Il fatto quotidiano", Antonino Monteleone che collabora con il blog di Di Pietro e, mi sembra, Daniele Martinelli. Ho chiacchierato un po' con i primi tre che erano abbastanza sconvolti dalle restrizioni del processo, il no alle telecamere e delle registrazioni, mi hanno detto che, comunque cercheranno di seguire la cosa.
Iniziamo il processo intorno alle 11:00 e ci raggiungono anche Luigi e Rosalba dell'Assise. Sono stati sentiti i due consulenti tecnici della procura Mauro Sanna e Massimo Falleni sulle tre consulenze agli impianti di CDR, per l'accusa c'era il PM Sirleo e per la difesa i soliti 30. Inizialmente Mauro Sanna è stato interrogato da Sirleo, dalla sua analisi del CDR risultava lo scarso funzionamento dell'impianto e soprattutto un errore nella gara d'appalto. Praticamente c'era una sorta di accordo per cui all'impresa che si doveva occupare dello "smalitimento" doveva essere assicurata una percentuale di rifiuto non differenziato, falsando così una possibile raccolta differenziata. Il problema principale, secondo Sanna, è che se la raccolta differenziata è pari a zero ci vuole un impianto specifico; mentre se invece è al 60% ce ne vuole un altro. Questo farebbe prevedere l'intenzione dell'azienda di non voler iniziare la raccolta differenziata. Una grossa pecca della consulenza di Sanna e di Falleni è stato il non aver presenziato ai sopralluoghi ma di aver letto solo gli atti amministrativi. Questo argomento è stato il cavallo di battaglia dell'avvocato Garaventa della FIBE. Il contro esame di Garaventa è stato tostissimo per Sanna, poichè lo stesso cerca sempre di snervare i propri interrogati delegittimando la professionalità e le competenze. Altro problema del processo è che tutti i documenti sono cartacei quindi per riprendere una legge o una parte delle relazioni scritte ci vuole tempo.Tattica di Garaventa è chiedere una legge precisa o un provvedimento scritto in una relazione, non dicendo la pagina, lasciando dei tempi morti e lamentandosi per la lentezza. Questo lascia intuire una scarsa preparazione del teste. Nella scorrettezza generale gli altri avvocati della difesa hanno un atteggiamento diverso, ad esempio l'avv. Tuccillo. Durante l'interrogatorio sulle due consulenze svolte da Sanna e Falleni ci sono stati dei momenti molto difficili. Ormai era tardissimo (il processo era ancora in atto alle 17,45 quando ho deciso di andare via) ma l'interruzione della seduta avrebbe agevolato la prescrizione, cose che comunque avverrà. Piccola chicca durante l'interrogatorio ai due consulenti è stata quando Garaventa in pieno delirio forense, pur di difendere la FIBE ha detto a viva voce: "Ma voi come mai avete accettato la consulenza pur sapendo che il Presidente della Regione era indagato'!?!"...insomma anche loro sanno che è tutto drammaticamente comico! Vi confesso che la stanchezza ormai mi aveva preso e non sono riuscita più a seguire lucidamente il processo, i giornalisti hanno resistito fino alle 15:00, Rosalba fino alle 16:00 e quando me ne sono andata lasciando Luigi da solo ho pensato che era un peccato, veramente un peccato che eravamo così pochi.

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