Resoconto udienza del 10-feb-2010

10 febbraio 2010 - Vega Colonnese

Vado al processo con Livia, decidiamo di prendere la macchina e dopo un'ora di traffico e ricerca del parcheggio decidiamo che sarà l'ultima volta che la prendiamo.

Entriamo nell'aula bunker a processo iniziato, Noviello sta interrogando la dottoressa Muraro che era stata l'ultima deposizione della scorsa udienza.

La Dr Muraro, riprende il discorso sulla aerazione e la stabilizzazione del rifiuto organico sottolineando che la staticità non permetteva un corretto trattamento del rifiuto.

Nel frattempo, entra in aula Antonino Monteleone, unico giornalista presente, che è venuto nonostante qualche giorno fa' gli abbiano incendiato l'auto, grande Antonino. Lui, fortunatamente, in questo processo vede una notizia.

Ci raggiungono, poi, Anna Fava e Luigi Bergantino dell'Assise

Nella deposizione della Muraro rilevo dei momenti importanti, prego Livia, Anna (Fava non l'altra sorella Colonnese) e Luigi di integrare.

Nel 2004 i sopralluoghi su Caivano, voluti dalla Muraro, erano fatti sempre con estrema diffocoltà. Pompili non permetteva di visionare l'impianto, doveva intervenire sempre Cattaneo come intermediario. Probabilmente secondo la Muraro c'erano queste difficoltà perchè lei riferiva direttamente a Cattaneo l'operato nell'impianto e che mancava il controllo finale della FISIA. Da qui Noviello chiede come era possibile che non avvenissero i controlli agli impianti, la Dr Muraro parla poi di prove comparate con esami del laboratorio ACEA (non sono sicura del nome). Ritiene che i dai rilevati potevano essere sensibili a causa della staticità, Noviello le fa notare che si sta parlando di valori di indice statico al di sopra di 600. A questo ci sono un po' di titubanze.

Altro momenti rilevante è stato riguardo ai Fanghi presso gli impianti di CDR. Riprendo dagli appunti di Livia: la fibe voleva partecipare ad una gara per lo smaltimento dei fanghi nell'area di Napoli.

Poi si passa all'esame da parte delle parti civili. Il primo ad iniziare è Garaventa che chiede alla Muraro se era effettuata la raccolta differenziata a Napoli, la Muraro risponde più o meno come oggi...grasse risate e poi c'è il turno di Tuccillo e intanto ci prepariamo per la GUEST STAR del processo: L'ex sub commissario Catenacci.

Catenacci, praticamente afferma che il collaudo degli impianti avveniva seguendo due procedure:Primo collaudo non definitivo e il secodno collaudo definitivo. Ovviamente per la nostra regione era orrimo quello non definitivo.

questo collaudo si limitava al progetto realizzato e non al valore tecnico. Lui si limitava a firmare e seguire delle schede tecniche che spesso non erano veritiere. Non facevano verifiche perchè ritenevano che doveva essere di competenza dell'amministrazione (suppongo regionale).

La cosa che mi ha stupito è stata la brevità della deposizione di Catenacci e la dichiarazione da parte sua di non avvalersi della facoltà di non rispondere (è imputato nel processo Rompiballe che si tiene a Roma).

Dopo di lui era il turno di Sabatini, purtroppo ce ne siamo dovute andare. MAgari la prossima volta ci faremo dare il cambio da qualcuno di voi.

Prossimo appuntamento il 10 marzo.

Integrazioni di Anna Fava:

Integro quanto posso: Per la Muraro si tratta sempre del problema IRS - IRD (indice respirmetrico statico - indice respirometrico dinamico). Indice respirometrico
L'indice respirometrico dinamico di una biomassa è un parametro analitico fondamentale sia per la valutazione della stabilità biologica di una biomassa, sia per ottimizzare i processi di trattamento biologico aerobico ovvero tutti quei trattamenti destinati a ridurre l'impatto ambientale delle discariche. I sistemi di trattamento biologico delle biomasse si basano sullo studio del processo che porta alla degradazione della componente organica fermentescibile per ottenere prodotti biologicamente stabili. Conoscere il grado di stabilità biologica di una biomassa permette quindi di controllare e gestire in modo efficace i processi di trattamento. Tra i due indici quello dinamico è il più moderno e il più affidabile. Ovviamente Fibe utilizzava quello statico come suo riferimento, a quanto pare meno sensibile. Qui la difesa gioca coi dati. Nel caso citato però anche secondo l'indice più obsoleto, quello statico, c'era stata un'evidente anomalia rispetto agli standard...

Per quanto riguarda Catenacci, egli viene ascoltato non in qualità di commissario ma di componente della commissione collaudi del CDR di Piano d'Ardine (AV). Catenacci ha spiegato che per il collaudo di un impianto occorrono due momenti diversi: il collaudo tecnico (in cui si valuta la rispondenza tra il realizzato e il progetto) e il collaudo funzionale (in cui si valuta se l'impianto funziona correttamente e in maniera coerente alla funzione per cui è stato progettato. Ad esempio: se io costruisco un impianto per produrre CDR, quell'impianto dovrà poi prourre effettivamente CDR, e non altro materiale!). Ovviamente il collaudo si è fermato alla prima fase (collaudo funzionale), in cui non sono state nemmeno forniti tutti i dati da parte della Fibe: infatti la commissione ha chiesto dal 2001 al 2007 le schede tecniche degli impianti senza ricevere risposta, tranne poi, verso il 2007, vedersele reacapitate dal Commissariato in modo alquanto naif, senza copia conforme, cioè in modo niente affatto corrispondente al protocollo. Per quel che riguarda il collaudo funzionale, esso, spiega Catenacci, doveva essere eseguito dall'amministrazione. Inutile dire che nessuno si è preoccupato di realizzarlo, finché nel 2005 la magistratura non ha sequestrato gli impianti che sono stati, con abile mossa del governo, declassati da CDR a STIR, ovvero impianti di tritovagliatura con una semplice OPCM.
La conclusione è che il disprezzo per i controlli e per il rispetto delle leggi era tale da non spingere la Fibe neanche a voler, banalmente, "salvare la faccia".

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