Stoccaggio a Lo Uttaro: la Provincia abbandona il tavolo tecnico prima del suo inizio.

Il Comitato e le associazioni presenti: Gravissimo il comportamento dell'amministrazione guidata da Zinzi. Dopo aver chiesto il tavolo tecnico rinnegando il parere positivo già espresso ora cambia idea.
Arpac e Regione difendono l'impianto. Maddaloni e San Nicola la strada assenti "ingiustificabili". Ormai solo il Tar e la Procura possono decidere sulla legittimità del sito.
13 dicembre 2011 - Com.E.R.

Si è tenuto stamattina presso gli uffici casertani della Regione Campania il tavolo tecnico sul progetto di costruzione del del sito di stoccaggio da parte della New Ecology a Lo Uttaro. Convocato dal Coordinatore dell'Area Generale di coordinamento ecologia e tutela ambientale dott. Michele Palmieri, il tavolo ha visto la partecipazione, oltre che dello stesso Dott. Palmieri, della dott.ssa Maria Flora Fragassi che ha firmato il 4 agosto scorso il decreto autorizzativo dell'impianto, del Comune di Caserta, con l'Ing. Carmine Sorbo e il Geom. Giuseppe Porfidia, del dirigente dell'ARPAC, dott. Agostino Delle Femmine, del Consigliere Regionale del PSE On. Gennaro Oliviero, nonché del Comitato Emergenza Rifiuti, invitato dalla stessa Regione, e delle Associazioni Legambiente e Caserta Bene Comune anch'esse firmatarie della richiesta di annullamento dell'autorizzazione relativa al sito di stoccaggio. Assenti ingiustificati e ingiustificabili i Comuni di San Nicola la strada e Maddaloni, che ancora un volta deludono le aspettative dei cittadini, mentre è intervenuto seppur con ritardo sull'inizio dei lavori, il Sindaco del Comune di San Marco Evangelista.

Gravissimo il comportamento della Provincia di Caserta i cui delegati, il Dirigente del settore ambiente Paolo Madonna e l'Assessore al ramo Maria Laura Mastellone, hanno preferito avere un incontro preliminare al tavolo tecnico con i soli funzionari presenti della Regione, dell'Arpac e del Comune, e si sono allontanati immediatamente prima dell'inizio dei lavori, senza lasciare traccia dei loro interventi. Ricordiamo che il Presidente della Provincia aveva egli stesso chiesto l'indizione del tavolo affinché si potesse riaprire la conferenza dei servizi sulla base di un ripensamento dell'amministrazione provinciale, non più convinto del parere favorevole già espresso. Dobbiamo prendere atto, invece, che oggi la Provincia ha cambiato di nuovo idea e volutamente non ha partecipato al tavolo tecnico, facendo presagire evidentemente un nuovo cambio di rotta. Del resto dovremmo intuire che il Presidente Zinzi subisce le decisioni dei suoi dirigenti e dell'assessore Mastellone, sempre favorevole al sito di stoccaggio. mentre a lui non resta altro che sfornare lettere e comunicati stampa propagandistici ed inutili. Sbalorditivo, poi, l'atteggiamento del funzionario dell'Arpac convinto difensore della legittimità dell'impianto, che asserisce di essere sicuro della non pericolosità di tale sito, in perfetta sintonia con i dirigenti regionali presenti, impegnati in un tardivo tentativo di difendere le proprie decisioni ribaltandole anche sugli altri soggetti presenti. Siamo dunque nelle mani di una Regione che continua a partorire decreti a danno di Caserta e della propria provincia senza avere il coraggio di ammettere le proprie responsabilità, trincerandosi dietro il solito metodo dello scaricabarile.

Chiaro invece l'intervento del Consigliere Oliviero, che ha ricordato come la costruzione del sito di stoccaggio sia del tutto incompatibile con la costruzione del Policlinico di Caserta, come evidenziato dalle valutazioni già effettuate dalla stessa regione. Il comitato e le associazioni presenti hanno ricordato come oramai, considerate le posizioni in campo, la questione non possa che risolversi legalmente dinnanzi al Tar e alla Procura della Repubblica chiamati dai cittadini a giudicare la legittimità degli atti deliberati dagli enti interessati. Da segnalare infine il fatto che i rappresentanti del Comune di Caserta hanno ribadito la volontà di vietare qualsiasi attività di trattamento dei rifiuti in tutta l'Area di Lo Uttaro, attraverso una delibera. Più utile sarebbe, come emerso nello stesso tavolo tecnico, prevedere l'adozione di provvedimenti quali una variante al piano regolatore oppure una ordinanza sindacale urgente per proibire qualsiasi attività insalubre nella zona.

Com.E.R. - Comitato emergenza rifiuti
Legambiente - Circolo di Caserta
Associazione Caserta Bene Comune

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