Comunicato Stampa

Non in nostro nome

21 maggio 2010 - Coordinamento Regionale Rifiuti
A quanto pare l’emergenza rifiuti in Campania continua ad essere il settore più promettente per chi vuole lucrare in termini economici o di immagine e di consenso per mantenere o conquistare una poltrona nelle istituzioni locali.
Sabato 15 maggio si è tenuto a Giugliano un incontro tra rappresentanti dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale di Giugliano, esponenti politici e della cosiddetta società civile. L’iniziativa è stata ingannevolmente presentata come un dibattito promosso e partecipato dai comitati di cittadini di Giugliano, Chiaiano, Terzigno, Pianura, Serre, di Napoli, che in questi anni, non solo a Giugliano, ma in tutta la regione Campania, si sono opposti ai depositi di stoccaggio di ecoballe, alle discariche ed agli inceneritori.
Già in passato, proprio a Giugliano, abbiamo dovuto fare i conti con alcuni protagonisti di questo incontro che, approfittando del loro transito temporaneo e “drammatico” nella lotta contro il sito di stoccaggio, hanno avvalorato ed assecondato a nome di comitati le scelte scellerate dell’amministrazione giuglianese e del commissariato di governo. Ci riferiamo al protocollo di intesa con il comune per la riapertura temporanea del sito di Taverna del Re ed al loro ingresso nel famigerato Comitato di controllo, entrambi avversati sia dai comitati locali che regionali.
Evidentemente, anche in questo caso, si è pensato di puntare sul credito che i comitati, a loro dire partecipanti, riscuotono presso i cittadini per poter legittimare una soluzione inceneritorista allo smaltimento delle ecoballe stoccate nell’area di Giugliano-Villa Literno e candidarsi come interlocutori delle istituzioni. Infatti, il cosiddetto confronto altro non era che l’oscena presentazione delle “miracolose” proprietà di un impianto al plasma da parte del suo brevettatore e piazzista.
Di fronte a questo ignobile tentativo un nostro rappresentante, Pina Elmo, attivista del Presidio di Taverna del Re, a nome dei comitati afferenti al Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, alla Rete Campana Salute e Ambiente ed a nome dell’Assise del Palazzo Marigliano, è intervenuta all’incontro per denunciare questa operazione e per diffidare questi signori ad avallare a nostro nome ipotesi inceneritoriste di smaltimento.
Inoltre è stato chiarito che per quanto ci riguarda ostacoleremo non solo ogni impianto di incenerimento (inceneritore, torcia al plasma, NORA) nel territorio di Giugliano-Villa Literno ma anche altre ipotesi ventilate nello stesso incontro (v. inertizzazione e spostamento nelle cave, tombatura, incenerimento presso inceneritori collocati in altri territori). Come comitati abbiamo chiesto da sempre la costituzione di una Commissione Internazionale di esperti indipendenti per arrivare ad una soluzione del problema eco balle che non devasti ulteriormente il territorio giuglianese e non sposti il danno in altri territori della regione o fuori di essa. A febbraio 2009, in occasione del V convegno internazionale di ZWIA tenutosi a Napoli, una nostra delegazione, cui partecipavano autorevoli esperti stranieri, ha ufficializzato tale richiesta al rappresentante del governo, Prefetto Pansa indicando la disponibilità di questi specialisti a collaborare gratuitamente per soluzioni alternative ai disastri procurati da 15 anni di gestione emergenziale. Continueremo a batterci perché questo avvenga e, fino a quando non saranno messe sul tappeto proposte credibili, rispediremo al mittente tutte quelle ipotesi che rispondono solo al profitto di qualcuno in spregio alla salute dei cittadini.
Infine riteniamo che se davvero l’Amministrazione giuglianese, che oggi sembra -con eccessiva fretta- volersi liberare di quei milioni di balle che ha contribuito a collocare sui propri territori assecondando in tutti questi anni le scelte del Commissariato straordinario ai rifiuti, volesse dare un segnale di discontinuità e di difesa della salute dei propri cittadini, bene farebbe a preoccuparsi di cominciare ad avviare un piano serio di raccolta differenziata porta a porta ed a rivendicare per il proprio territorio gli unici impianti capaci di porre un freno alla devastazione di quelle terre (a partire da impianti di compostaggio ed il revamping dell’impianto di CDR di Giugliano).
In ogni caso diffidiamo i promotori dell’incontro del 15 maggio e la stessa Amministrazione a parlare o a coprire proprie scelte con il nostro nome.
Vigileremo perché ciò non accada.

Presidio Taverna del Re

Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania

Rete Campana Salute e Ambiente

 

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