Riprendiamo da Serre

9 aprile 2014 - Coordinamento Regionale Rifiuti

Napoli 9/4/2014

RIPRENDIAMO DA SERRE

PER AFFRONTARE IL COMPLESSO DELLE AGGRESSIONI AL TERRITORIO CAMPANO E RIBADIRE LE NOSTRE PROPOSTE

PER CONTESTUALIZZARE LA SITUAZIONE CAMPANA NEL PIU’ VASTO DISASTRO ITALIANO

Tutti sanno che il territorio campano è considerato zona rossa al 70% della sua interezza ed è soggetto ad enormi dissesti idrogeologici, in gran parte derivanti da violenze umane, prima ancora che da cause naturali.

ORA LA VALLE DEL SELE SUBISCE NUOVE FERITE

VALLE DELLA MASSERIA – IMPIANTO DI CO-COMBUSTIONE

Il Consiglio di Stato dà via libera alla costruzione di un nuovo modello di inceneritore con recupero energetico. Un impianto sperimentale di recupero “ecologico” di rifiuti speciali con produzione di energia rinnovabile tramite gassificazione al plasma. Abile a trattare più di 100 diverse tipologie di rifiuti e sottoprodotti. Così arriveranno altre sostanze tossiche e subiremo altro inquinamento da sostanze persistenti. Intanto qualcuno incasserà gli incentivi che vengono pagati da noi, addebitati sulle nostre bollette elettriche.

MACCHIA SOPRANA – FRANA

C'è il rischio che i rifiuti scivolino nel Sele. Con un fronte di almeno 40 metri e un’altezza di 7-8 la frana che si è mossa travolgendo il muro di contenimento a valle della vasca A e numerosi pali di cemento armato. Lo smottamento appare particolarmente profondo. C’è un pericolo evidente che si verifichino altri movimenti. Se si staccasse altro terreno di contenimento della vasca, avverrebbe un disastro ecologico di proporzioni inimmaginabili. A monte della frana sono, infatti, depositati oltre 800.000 metri cubi di rifiuti accumulati fino ad un’altezza di circa 20-30 metri al di sopra del fronte della frana. Un disastro annunciato. CHE DIMOSTRA LA CONCRETEZZA DEI CITTADINI E DEI COMITATI CHE DA SEMPRE SI SONO OPPOSTI AL PROGETTO.

AVEVAMO RAGIONE E OGGI DOBBIAMO ORGOGLIOSAMENTE RIVENDICARE LE RAGIONI DELLA NOSTRA OPPOSIZIONE ALLA DISSENNATA GESTIONE DEI RIFIUTI IN CAMPANIA. IN NOME DELL’EMERGENZA SI SONO DISTRUTTI ALCUNI DEI NOSTRI TERRITORI PIU’ PREZIOSI CON GRAVI RISCHI PER L’ACQUA DEL SELE.

GLI INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA RIFIUTI DISINCENTIVA LA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI E FRENA QUALIASI FILIERA DI CONTROLLO DEI FLUSSI DEI RIFIUTI FORNENDO FACILI SOLUZIONI A CHI VUOLE “BUTTARE TUTTO NEL MUCCHIO” A SPESE DELLA SALUTE DEI CITTADINI

E’ URGENTE UNA FERMA OPPOSIZIONE ALLA DEFINIZIONE DI FONTE RINNOVABILE DI ENERGIA E AL SISTEMA DI INCENTIVI CONTENUTI NEL D. Lvo 387/2003.

Sino a quando false fonti rinnovabili di energia verranno “foraggiate” con incentivi sottratti ai cittadini, il nostro territorio continuerà a franare, non sarà “conveniente” pianificare il recupero delle attività agricole, tutelando specificità e biodiversità.

Sino a quando incassare INCENTIVI sarà facile e sicuro, non varrà la pena di pianificare strategie e azioni di recupero vocazioni economiche della nostra Regione.

VOGLIAMO FERMARE GLI INCENTIVI CHIEDIAMO DI RIORGANIZZARE LA GESTIONE DEI RIFIUTI MASSIMIZZANDO IL RECUPERO DELLA MATERIA

RICICLO TOTALE E COMBUSTIONE ZERO

Rivendichiamo l’urgenza di una corretta pianificazione economica per la valorizzazione e il recupero dell'esistente, favorendo il patrimonio urbanistico, storico, archeologico e culturale e la filiera agro-alimentare legata alle nostre specificità territoriali e alle nostre tradizioni ed eccellenze; vera ricchezza di un’economia futura di crescita sana per nuovo sviluppo e nuova formazione.

PIU’ LAVORO  -  PIU’ SALUTE - PIU’ CULTURA

MENO INQUINAMENTO - MENO POVERTA’ – MENO ILLEGALITA’


CO.RE.ri.  - Coordinamento Regionale rifiuti della Campania
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