"La capacità di trattamento dell'umido? Vicina allo zero". Termovalorizzatore, la Biss punta a finanziarlo.

Facchi: "Impianti ancora imballati? Colpa dei Comuni che non li vollero"

L'ex subcommissario: "Ce li fecero acquistare, poi si ritirarono tutti"
13 marzo 2008 - Fabrizo Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

"La colpa è dei comuni che prima avanzarono le proprie disponibilità ad ospitare gli stabilimenti e poi le ritirarono". Giulio Facchi, subcommissario all'emergenza rifiuti in Campania dal 1998 al 2004, tra gli imputati del processo che coinvolge anche la Fibe e Bassolino, ricostruisce la vicenda degli impianti di compostaggio che, nel 2001, furono acquistati, ma non sono stati mai installati e solo in parte sono stati pagati ai fornitori. "Sondai la disponibilità di vari comuni e ricevetti assicurazioni da parte di molti di essi. Bandimmo dunque la gara per 18 moduli di compostaggio da 3000 tonnellate ciascuno e fu aggiudicata da due ditte piemontesi. Una dopo l'altra, però, le amministrazioni fecero retromarcia. Quali? "Salerno, San Cipriano Picentino, Albanella, Carinola, la lista dei rinunciatari è lunga. Il caso più grottesco a Cava dei Tirreni. Il sindaco era anche presidente del consorzio Salerno 3. In questa veste aveva avanzato la candidatura di Cava. Pochi giorni più tardi, da primo cittadino, la ritirò”. Ammette: “I fornitori non sono stati pagati, perché il bando prevedeva che il saldo avvenisse ad impianti installati. Una vicenda penosa, una delle due aziende che aveva vinto la gara di appalto rischiò di fallire”. Alcuni dei moduli di compostaggio furono invece messi in funzione: 3 a Teora, altrettanti a Polla, alcuni a Caivano, altri a Pomigliano, altri ancora a Molinara, da 6000 tonnellate ciascuno. Oggi sono tutti fermi. Alcuni devono essere ampliati, altri sono stati sequestrati perché impropriamente utilizzati come discariche di ecoballe o di frazione organica. Nel 2006 Bertolaso aveva provato a realizzare altri impianti, contando anche sul finanziamento del 2004 della Regione Campania, su fondi europei. Proprio come nel 2001, molti dei comuni che avevano avanzato la propria candidatura si sono poi tirati indietro. A luglio 2007 la Giunta regionale ha stanziato ulteriori 14 milioni di euro, per realizzare 4 impianti a Salerno, San Marzano, Eboli e Avellino. Un altro stabilimento è previsto a Giffoni, dove il sindaco ha chiesto modifiche tecniche. Ad oggi però, la capacità di trattamento dell’umido, in Campania, resta vicina allo zero. Quel poco che si differenzia è spedito in Sicilia, dove un’azienda lo tratta a circa 150 euro a tonnellata. Intanto, la banca Biss annuncia che è pronta a finanziare il completamento del termovalorizzatore di Acerra.

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