Chiaiano, trovata l'acqua a 155 metri Ortolani: allarme frane in quelle cave

Sopralluogo notturno del sindaco di Salerno all'interno dell'area
14 giugno 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Scorre a 155 metri di profondità la falda acquifera sotto la cava di Chiaiano, che potrebbe essere utilizzata come discarica. Nel tardo pomeriggio di giovedì, infatti, la sonda impegnata nei carotaggi ha rinvenuto il liquido a quella quota.
Le pompe, nei prossimi giorni, preleveranno campioni, per verificare se la falda sia inquinata. Soprattutto, però, i tecnici cercheranno di capire a quale velocità l'acqua dal piano cava s'infiltri fino a quota 155. Prove di assorbimento, le definiscono. Sono importanti. «Consentiranno di capire — spiega Luciano Picarelli, docente di Ingegneria geotecnica alla Sun e consulente dell'Arpac— quanto alto sia il rischio che eventuali perdite di percolato dallo sversatoio s'insinuino fino alla falda».
Una ipotesi più che probabile secondo il geologo Franco Ortolani, docente alla Federico II e tecnico incaricato dai comuni di Marano e Mugnano. In una relazione redatta per la Commissione Ambiente del consiglio comunale di Napoli, ad aprile, ipotizzava che la falda fosse a 135 metri. Il fatto che sia una ventina di metri più giù, secondo il docente, non significa che non ci sia pericolo di infiltrazione.
«È un terreno estremamente permeabile, come prova il fatto che i cento millimetri di pioggia caduti lo scorso fine settimana sono stati assorbiti in due giorni».
A giudizio di Ortolani, le indagini sulla parete della cava, effettuate col metodo del laser scanner e con i rilievi dei rocciatori, confermerebbero inoltre il pericolo di frane. Un rischio, sottolinea, «che la storia stessa di quelle cave racconta. Nel 1999, in un invaso distante alcune centinaia di metri da quello scelto come discarica, ma geologicamente identico, crollò il costone tufaceo».
Ernesto Cravero, geologo e perito dell'Arciconfraternita della Santissima Trinità dei Pellegrini, proprietaria della cava acquisita da De Gennaro tramite ordinanza, è di diversa opinione: «Tecnicamente non c'è rischio di crolli e nemmeno di inquinamento della falda. Il punto vero è che lì dentro non entreranno mai 700.000 tonnellate di rifiuti, ma un decimo, realisticamente».
Per martedì prossimo nuovo incontro, convocato da Bertolaso. La prossima potrebbe essere la settimana decisiva, per decidere se la cava di Chiaiano ospiterà la discarica. La zona, tre sere fa, è stata meta di una insolita passeggiata del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, più che mai calato nel ruolo, al quale aspira, di futuro governatore della Regione.
«Poco dopo le ventuno — ha raccontato a LiraTv — sono andato a rendermi conto di persona del dramma che vive la popolazione napoletana. C'era una montagna di spazzatura talmente maleodorante che ho avuto difficoltà a respirare. È questo il problema, altro che le polemiche sulle discariche e sui termovalorizzatori ». I comitati di Chiaiano replicano proponendo un sistema di gestione dei rifiuti che si fondi sulla differenziata spinta, sulla riduzione e sul trattamento meccanico biologico. Oggi organizzano la Street-Parade contro la discarica: bande musicali e distribuzione di ciliegie coltivate nel Parco delle Colline. Intanto, da Ercolano assediata dai rifiuti, il sindaco Nino Daniele lancia intanto un appello al presidente della Repubblica Napolitano: «Fate presto ». A Pozzuoli — 2000 tonnellate di spazzatura non raccolta — i residenti di via Napoli hanno gettato in strada per protesta i rifiuti e il contenuto delle campane per la differenziata. Traffico interrotto per due ore.
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