I tecnici hanno già eseguito le prove sull’impermeabilità Bertolaso: siti indispensabili per eliminare la spazzatura

Ultimo sopralluogo, Chiaiano verso l'apertura

Individuata la falda acquifera, è a cento metri dal suolo. Il Ministro Maroni: la Padania aiuterà il Sud
14 giugno 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Si va verso l’apertura della cava di via Cupa del Cane a Chiaiano come discarica della città. Con tutta la cautela che la materia richiede, il conto alla rovescia è partito: servono tra i 45 e i 60 giorni per approntare il sito. Oggi ci sarà un sopralluogo probabilmente decisivo, la sonda è arrivata alla falda acquifera ieri nel primo pomeriggio. Era questo il test più atteso. Fra l’acqua e il manto dove si depositerebbero i rifiuti ci sono oltre 100 metri di roccia. Più che sufficiente per garantire la massima sicurezza. Ma soprattutto è molto oltre la soglia richiesta dai termini di legge. Di certo il 17 è il termine che il sottosegretario Guido Bertolaso ha fissato per tirare le somme. Quel giorno i tecnici dei comuni di Marano e Calvizzano (che sono contro la discarica), quelli dell’Arpac e del capo della protezione civile usciranno da palazzo Salerno con la decisione. Il cerchio si sta chiudendo, ieri il governo ha approvato il nuovo decreto sull’emergenza e Bertolaso è apparso soddisfatto: «Quello che abbiamo è un problema sul territorio, tecnico e operativo. Se non ci sono le discariche o altri strumenti la spazzatura resta per la strada». Pure il ministro dell’Interno Roberto Maroni interviene sulla vicenda: «Sono fiducioso per non dire ottimista. Appena i rilievi saranno ultimati e daranno esito favorevole, partirà la discarica di Chiaiano. Solo con l’apertura delle discariche e con i termovalorizzatori si potrà risolvere il problema». E sui volontari: «Arriveranno anche dal Nord, la Padania ha sempre aiutato i cittadini meridionali nei momenti del bisogno. Se l’idea è aiutarli a raccattare i rifiuti, a far partire la differenziata e a smaltirli nelle loro discariche, dal nord partiranno in tanti». Gennaro Mola, assessore ai rifiuti del Comune non ci sta: «Il ministro non ha le idee chiare, il problema non è raccattare i rifiuti, ma trovare dove smaltirli. E il governo deve impegnarsi per costruire questi impianti, sia per la differenziata che per l’indifferenziata. Poi saremo ben lieti di accogliere mille volontari dal nord». Scaramucce a parte, a Chiaiano è tutto pronto. Ieri sono state effettuate le prove di impermeabilità. Un mezzo dei vigili del fuoco ha scaricato dell’acqua e si sono fatti dei test per verificare il grado di assorbimento del terreno. Serve per definire il tipo di tappetino che occorre fare per isolare il suolo dai rifiuti. L’unica problematica ancora parzialmente irrisolta è quella che riguarda i costoni tufacei della cava. In qualche punto potrebbero franare. C’è l’ipotesi di cementificare i costoni per ovviare al problema, ma non è previsto dal Piano regolatore del Comune. Tuttavia Bertolaso ha il potere di agire in deroga a quello che è l’unico intoppo riscontrato. Sottosegretario in prima linea anche sulla costruzione del termovalorizzatore di Napoli. Ieri Marcello Fiori, coordinatore dell’emergenza nominato da Bertolaso, si è rivolto al sindaco. «Ci indichi il sito altrimenti decidiamo noi». La Iervolino ha risposto con chiarezza e senza forzare i toni: «Decideremo noi - ha detto - stiamo valutando una serie di studi poi procederemo al confronto con Bertolaso. Ce la faremo entro i tempi previsti».

 

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